Durante l’emergenza Covid-19 anche il Boss contribuisce a suo modo, infatti Bruce Springsteen si è improvvisato dj. È ormai al suo terzo appuntamento con “Bruce Springsteen: from his home to yours”, il programma radio in onda sulla E Street Radio.
Il Boss, dalla sua casa in New Jersey va in diretta e tiene compagnia ai fan, un po’ con le sue playlist (in fondo all’articolo la playlist completa della terza puntata) e un po’ raccontando la sua quarantena. Un modo per entrare nella casa del colosso della musica, ascoltare i suoi racconti e vivere le sue abitudini. Tra queste, quella di prepararsi ogni giorno un drink alle 16.00. Vero rocker di altri tempi.
Inoltre, il cantante si è esposto verso i fan, vuoi un po’ per via della prolungata reclusione, un po’ perché ci ha abituato negli anni a questo genere di cose, ma ha deciso che darà una mega festa. Ovviamente non sono stabiliti data, ora o luogo, ma se lo dice il Boss, possiamo quasi essere sicuri che lo farà. Infatti, la sua dichiarazione è stata proprio questa:
“Tutto quello che posso dirvi è: quando questa esperienza sarà finita, organizzerò la festa più sfrenata che abbiate mai visto. E voi, amici miei, siete tutti invitati.”
Ora abbiamo un motivo in più per aspettare la definitiva fine del periodo di emergenza, e organizzare un viaggio negli States. Di certo sarà difficile mantenere la promessa. Di feste “da sballo” dove il chitarrista è stato protagonista ne abbiamo viste parecchie. Ad ogni modo, per Bruce Springsteen questo è un modo come un altro per dare un po’ di sollievo ai suoi fan, ai quale è da sempre affezionato in maniera quasi viscerale.
L’idea nasce da una “comissione notturna” del Boss, che ha dichiarato: «Ieri sera verso le 21:30 sono uscito per fare una commissione e, lasciate che vi dica chi altro c’era in giro: nessuno». Insomma, il senso di desolazione ha fatto colpo anche su di lui. Prima di chiudere il programma inoltre, Bruce Springsteen ha rivolto un pensiero ai lavoratori in prima linea contro la pandemia, prendendo spunto per palesare ancora una volta quelli che sono i problemi della società: «Il Coronavirus ha rivelato, ancora una volta, le spaccature nella nostra società, le disuguaglianze che mettono a rischio la spina dorsale della nostra società – ovvero i nostri lavoratori.»
Bruce Springsteen: from his home to yours – Playlist n.3
Roy Acuff – “Turn Your Radio On”
Bruce Springsteen and the E Street Band – “Wrecking Ball” (nella versione Live del 30 settembre 2009)
Little Milton – “We’re Gonna Make It”
The Impressions – “Keep on Pushing”
John Fogerty – “Change in the Weather”
Pokey LaFarge – “Fuck Me Up”
Bob Dylan – “Everything is Broken”
Rolling Stones – “Living in a Ghost Town”
Koko Taylor – “Wang Dang Doodle”
Lightnin’ Hopkins – “I Hate I Got Married”
Tammy Wynette – “D-I-V-O-R-C-E”
Rank and File – “Rank and File”
Miamis – “We Deliver”
Public Enemy – “Harder Than You Think”
Pet Shop Boys – “The Last to Die” (scritta da Bruce Springsteen)
Graham Parker – “Don’t Ask Me Questions”
Jackson Browne – “Before the Deluge”
Chris Whitley – “Big Sky Country”
Joe Strummer & The Mescaleros – “Ramshackle Day Parade”
Ralph Stanley – “O Death”
Bob Dylan – “Every Grain of Sand”
The X Seamen’s Institute – “Shenandoah