GEMINI BLUE

Gemini Blue, è uscito finalmente ‘Players Will Play, Lovers Will Play’

Il duo dei Gemini Blue, nato sul Lago di Garda nel 2020 da Osasmuede Aigbe e Giacomo Sansoni, prende il nome dallo stato d’animo in comune, uno stato malinconico, ma profondamente in contatto con il loro io interiore, che gli ha permesso di trovarsi e dare vita a una produzione spontanea e ipnotica.

Chi sono i Gemini Blue

Due ragazzi non comuni, che hanno sviluppato un sound internazionale e alternativo, definibile sofisticato per le valide influenze musicali dei loro brani, i quali nascono soprattutto dalla sperimentazione e dall’improvvisazione. I Gemini Blue infatti attraversano un mix di generi e culture che spaziano dal blues al rock, dai ritmi africani al modern blues creando testi e voci dagli effetti seducenti.

Il disco

Il 21 aprile è uscito finalmente ‘Players Will Play, Lovers Will Play’, un viaggio musicale in dieci tracce, che segna il loro debutto sulla lunga distanza Anticipato dai singoli ‘Alternatives’, ‘Bullshit Song‘ e ‘Demons Of The City’, – brani che hanno mostrato diversi lati artistici della band. ‘Players Will Play, Lovers Will Play‘ è una raccolta di brani eclettici e variegati, un distillato di influenze ed approdi che disegnano l’universo sonoro di Gemini Blue, un disco suonato ‘vecchio stile’ ma figlio di un ricercato lavoro di studio accanto a Paolo Blodio Fappani, in cui il sentimento del ‘blue’ ed una visione spirituale, mistica ed introspettiva flirtano con suoni e timbri che sono un ponte tra tradizione e futuro. Le radici musicali del progetto affondano nell’ampia palude del blues, da Junior Kimbrough agli All Them Witches passando per The Black Keys, fino ad abbracciare sonorità funk, psichedeliche, hip hop ed etnico tribali della scena musicale subsahariana, in un mix in cui le ambientazioni mistiche e introspettive, l’improvvisazione e l’estro strumentale sono al servizio di una produzione song oriented.

L’artwork

L’artwork del disco è il secondo capitolo della collaborazione tra Gemini Blue ed il Collettivo KNUP!, in un comune approccio ‘politico’ ma non ‘ideologico’ alla creazione artistica.

Il duo si reputa soddisfatto del loro album di debutto, vivendo la musica come un mezzo per comunicare qualcosa che altrimenti non avrebbe modo di venire alla luce, uno strumento di unione e di manifestazione dello spirituale, attraverso cui si augurano che arriveranno all’orecchio e al cuore di più persone possibili, e noi ce lo auguriamo allo stesso modo.

Giulia Marceca

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