Noi di music.it siamo felici di presentare ai nostri lettori la cantautrice romana Giane! Allora, iniziamo questa intervista raccontando un aneddoto divertente su di te! Lasciaci a bocca aperta!
Ho sempre l’abitudine di entrare in bagno un secondo prima di salire sul palco. Ricontrollo che tutto sia apposto (forse sono un po’ ossessivo-compulsiva). Una volta sono rimasta chiusa dentro il bagno di Largo Venue (Roma) e nessuno sapeva fossi lì. Ho dovuto urlare parecchio per farmi trovare. Non proprio il miglior modo per scaldarsi la voce.
Chiara Gianesini, come mai hai scelto Giane come pseudonimo? C’è qualche motivo particolare?
Tutti sbagliano il mio cognome da sempre. A scuola, negli uffici pubblici, ovunque. Lo hanno sempre scritto e pronunciato malissimo. Il mio è un cognome Veneto, e ai romani piace dire “GIANNESINI”. Poi uno dei miei migliori amici ad un certo punto ha iniziato a chiamarmi Giane e ho capito che doveva essere quello il nome, e non ho più pensato ad altre alternative.
Precedentemente facevi parte degli AM-OK, un duo nato nel 2017. Ora invece cammini da solista. A cosa devi questa scelta? Sentivi il bisogno di esprimere meglio la tua personalità?
Io e Federico Pellegrini abbiamo suonato insieme per circa 7 anni. La mia prima esibizione l’ho fatta con lui a 19 anni e per me sarà sempre un bellissimo ricordo. Ma dopo tanto tempo insieme ci siamo resi conto di essere diventati più che una spinta, un limite l’uno per l’altra. Alcune volte bisogna avere il coraggio di muoversi dalla propria comfort-zone per potersi evolvere.
“Spaghetti” è il tuo ultimo singolo, un misto un pò pop e un pò indie. Qual’è il genere che pensi ti appartenga di più?
Credo che sia un pop di stampo più americano/britannico che italiano. Per alcune cose noi italiani siamo proprio capoccioni e ancora siamo molto indietro sulla produzione. Io sto cercando di ispirarmi a qualcosa che sia oltreoceano. Anche perché amo la musica soul e l’RnB.
Giane, nello scenario musicale attuale, c’è un’artista o una band con cui sogni di collaborare?
Per quanto riguarda l’Italia mi piacerebbe tantissimo collaborare con Elisa o Giuliano Sangiorgi. All’estero con Billie Eilish e Tom Yorke (non fate quella faccia! È un sogno e voglio sognare in grande)
Quanto conta secondo te l’appoggio della famiglia in un mestiere difficile come il tuo?
Tantissimo. Anzi se devo a qualcuno queste piccole soddisfazioni quelli sono proprio i miei genitori che mi hanno sempre aiutata, supportata, sopportata e finanziata facendo molti sacrifici sempre con il sorriso. Avevo smesso di cantare e ho ricominciato perché mia madre mi tartassava. Ho fatto degli errori e non sempre ho incontrato professionisti e persone oneste nel mio percorso e loro mi hanno dato l’energia per continuare. La mia devo dirlo è una famiglia speciale che amo.
Giane, la nostra intervista è giunta al termine, lascio le ultime righe alla tua fantasia! Ciao!
Attualmente sono sul treno per Milano che mi porterà da Spotify Italia per una Masterclass al femminile. Mi piacerebbe ascoltare di più le donne nel mondo indipendente. Dove siete?! Uscite allo scoperto!
https://youtu.be/ObB67xa2Sko