LA BRISCOLA BUGIARDA: "Vogliamo costruire la nostra "casa" blocco dopo blocco"
Il trio de La Briscola Bugiarda.
Il trio de La Briscola Bugiarda.

LA BRISCOLA BUGIARDA: “Vogliamo costruire la nostra “casa” blocco dopo blocco”

Accogliamo con piacere La Briscola Bugiarda tra le pagine di Music.it! Il vostro singolo “Una Casa” mi è piaciuto un sacco! Come state?

Bene grazie, ci fa piacere essere qui su Music.it e siamo contenti che questo brano ti abbia colpito.

Rompiamo il ghiaccio: raccontateci un aneddoto divertente tratto dalla vostra attività musicale.

Se si può considerare divertente il nostro primo concerto è iniziato con l’amplificatore di Luca spento, giusto pochi secondi e poi ’’Stoooop!’’, ha riacceso e siamo ripartiti. Per il resto poi ci stiamo dando da fare metodicamente, quindi solo molto impegno e poche risate.

Torniamo seri allora. Avete cominciato a suonare insieme solo l’anno scorso. Come vi siete ritrovati a formare una band insieme?

Io (Luca) avevo cominciato a stendere i testi già quattro anni fa, suonando parte degli arrangiamenti da solo, poi si è aggiunta Giulia con la quale abbiamo costruito lo scheletro delle canzoni. Alla fine tutto ha preso una forma definitiva con l’arrivo di Giacomo, sancito da un aperitivo poco sobrio e tanta voglia di suonare repressa.

“Una Casa” è un pezzo rock piuttosto allucinato . Cosa volete dire con questa canzone?

Una Casa è come un sogno tumultuoso, a volte ti può far capire quello che stai vivendo, altre ti fa svegliare con perplessità. Il brano è allucinato come altrettanto disorientante è il futuro delle nuove generazioni. Siamo alla ricerca del nostro benessere e a volte tutto ciò ci schiaccia. È un sentimento che spesso accomuna i sognatori, i volenterosi e i lavoratori; vogliamo costruire la nostra “casa” blocco dopo blocco, anche al costo di passare momenti difficili, ma poi alla fine verremo ripagati?

Lo speriamo tutti! Il vostro sound sembra deliziosamente acido. Quali sono le band che vi hanno ispirato maggiormente?

Beh, crediamo che ci siano più riferimenti a canzoni specifiche di molteplici artisti. Questo perché ognuno di noi proviene da ascolti differenti che producono un impasto, nel caso di questo singolo, acido. Prendi la testa di Jack White, il busto di Josh Homme, un braccio di Tony Iommi, l’altro di Lucio Battisti, le gambe del Balletto di Bronzo e hai ottenuto il Frankestein perfetto.

So che Giacomo e Luca sono stati membri di un altro gruppo psichedelico prima di questo, i Liar Trump. Come si è evoluto il vostro stile nel tempo? Cosa è cambiato da quella esperienza?

Sicuramente abbiamo allargato la nostra percezione artistica in quanto entrambi abbiamo continuato a produrre separatamente la nostra musica, ma a dir la verità, quando ci ritroviamo assieme lo stesso feeling e lo stesso mood del vecchio progetto. Diciamo che ci intuiamo facilmente!

Parlateci di “La Briscola Bugiarda”, album omonimo a cui state lavorando.

Si, stiamo registrando da qualche mese i brani che faranno parte del primo album. Abbiamo deciso di affrontare questo cammino con l’aiuto di un registratore a nastro a 16 tracce, quindi stiamo incidendo le nostre canzoni in presa diretta, sperando di mantenere l’essenza di quello che siamo realmente, con qualche sovraincisione in più.

E questo era tutto, ringraziamo i La Briscola Bugiarda per averci dedicato il loro tempo!