La cantautrice salentina Greta Portacci in uno scatto promozionale.
La cantautrice salentina Greta Portacci in uno scatto promozionale.

GRETA PORTACCI: “Niente è impossibile, crederci è il primo passo per raggiungere un obiettivo”

Greta Portacci, benvenuta su Music.it! Diamo subito inizio a questa intervista con un tuo ricordo: racconta ai lettori un aneddoto imbarazzante legato al tuo percorso musicale.

Ciao a tutti, penso che l’aneddoto musicale più imbarazzante ma ad oggi fortunato sia stato appunto quello di rompermi il tacco ad un concorso canoro, prendendo una storta per poi cadere a terra, per fortuna nessuno si rese conto di nulla.

Quali sono stati gli artisti o le band che ti hanno ispirata e secondo te chi vale la pena seguire oggi in Italia?

Da cantautrice sono cresciuta sempre con i cantautori del passato che ascolto ancora oggi. La mia cantante per eccellenza del cuore sarà sempre Mia Martini. Ad oggi ascolto molta musica Indie e mi ci rivedo nel genere.

Che importanza ha e quanto influisce il tuo luogo di origine nella tua scrittura e nella tua musica?

Tantissimo: il sole, il mare, il calore della gente fanno tanto sulla mia persona, sulla mia musica; le mie origini saranno sempre parte evidentissima di me, visibile nei miei testi, nel mio timbro vocale caldo come il mio Salento.

“Mi sono rotta il tacco” è il tuo primo singolo, un brano fresco e ritmato che si lascia fischiettare sin dalle prime note. Quale messaggio vuoi comunicare a chi lo ascolta?

“Mi sono rotta il tacco” è un brano che nasce per andare contro alla tradizione, un brano che utilizza questo termine anche per un doppio senso, come per dire “sono stanca di tante cose”. Il mio messaggio è quello di continuare per la propria strada, crederci sempre, correre verso i propri obiettivi per essere noi stessi e felici, anche con i tacchi rotti e a piedi nudi, anche con il cuore a volte rotto. Niente è impossibile, crederci è il primo passo per raggiungere un obiettivo.

Hai scritto questo brano con Giulia Capone e Nicco Verrienti, autori che lavorano al fianco di numerosi big della musica italiana. Com’è stato lavorare con loro e cosa ti è rimasto di questa esperienza?

La collaborazione con Nicco Verrienti e Giulia Capone nasce per caso, conobbi loro ad un concorso canoro dove erano in giuria, con il tempo ho cominciato a chiedere loro dei consigli su dei miei brani e da lì sono iniziati i primi confronti e da lì le collaborazioni che continuano ad oggi e spero anche in futuro.

Parliamo del videoclip dove si nota tutta la grinta e l’effervescenza della tua personalità. Ci racconti qualcosa di particolarmente curioso che è successo durante la produzione del video?

La più particolare e se vogliamo “traumatizzante” la bellissima scena immersa sotto la sabbia. Ve lo svelo con piacere: ad un certo punto non riuscivo più a cantare, ad essere felice, la mia faccia era triste, sudavo, non sentivo più il corpo che era immobile è addormentato, volevo mi tirassero fuori, ma le comparse ed il regista Giorgio Gabe mi sfottevano e sdrammatizzavano in tutto. Non avevano idea di come ci si sente sotto il caldo di luglio a stare completamente sotto la sabbia per quasi un ora, provare per credere!

Prossimamente con chi ti piacerebbe condividere il palco?

Il mio sogno se fossero ancora in vita sarebbe stato quello di cantare con Mia Martini o con Janis Joplin, due mie modelli sin da bambina.

Cosa ti riserva il futuro? Già stai pensando a nuovi singoli da lanciare?

Non ho tantissimi progetti per il futuro se non di continuare a scrivere e a far uscire miei brani, cantati da me e non!

Greta Portacci ti ringrazio per il tuo tempo e per essere stata con noi. Le ultime righe sono per te, puoi aggiungere tutto ciò che vuoi: spazio alla fantasia! Ciao!

Un saluto a tutti voi amici lettori di Music.it e grazie per la disponibilità, spero di risentirci presto, spero che “Mi sono rotta il tacco” suoni nella vostra estate!

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