La voce dei Marta sui Tubi torna con “Urlo Gigante”, un album poliedrico che non delude le aspettative dei fan sotto nessun punto di vista. Un lavoro che incarna l’evoluzione coerente del percorso musicale e umano dell’artista siciliano. Quello di Giovanni Gulino infatti è un piccolo capolavoro crossover, tra cantautorato, rock e pop all’italiana. Testi significativi tanto per l’artista quanto per l’ascoltatore, che riesce ad immergersi completamente nelle parole scelte dal cantante, esattamente come è stato abituato negli anni.
Impossibile descrivere tutto l’album, che assume un aspetto piuttosto vario tra una canzone e l’altra. Ogni brano fa testo a sé. La tracklist non segue una vera e propria logica musicale, passando da ritmi più pop come nel pezzo di apertura “Bambi” a brani con cadenze quasi jazz con “Albergo ad ore”, e addirittura beatbox in “Parapiglia”. Album consigliato? Assolutamente sì. Undici tracce che riescono a portare l’ascoltatore in sfere musicali totalmente diverse fra loro, accomunate dal filo rosso che altro non è che la riconoscibilissima voce di Giovanni Gulino.
Undici tracce che portano l’ascoltatore in sfere musicali totalmente diverse fra loro, accomunate dal filo rosso che altro non è che la riconoscibilissima voce di Giovanni Gulino
In “Lasciarsi Insieme” la voce di Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista non può che essere un valore aggiunto ad una traccia che è tra le più potenti dell’intero album. D’altra parte, lo stesso in se per sé non rimane troppo impegnativo. Scorre molto velocemente e non richiede una concentrazione costante. Certo, ogni parola ha duplici significati, quindi se volete veramente carpire l’anima del lavoro vi consiglio di ascoltarlo con attenzione, più di una volta. Ma non necessita di un particolare impegno, grazie a pezzi come “Dormiveglia”, che allentano in poco più di due minuti la tensione.
Il lavoro che serviva per staccarsi dalla musica mainstream senza perdere di vista qualità e significato
Tensione data da brani ben più impegnati come “Un grammo di Cielo”, singolo che anticipa il lavoro e che rappresenta la famosa “altra faccia della medaglia”. Quella più impegnata, più significativa. Per quanto riguarda la sezione strumentale, poco da dire, o meglio molto da dire ma poco da criticare. Una varietà enorme di strumenti, dai più classici fino al digitale, che rendono ogni traccia singolare e significativa. Scelti perfettamente per regalare la giusta atmosfera alle parole che danzano continuamente con la musica, instancabilmente.