Ciao Hemme, benvenuti sulle nostre pagine! Rompiamo subito il ghiaccio con un ricordo: raccontate ai lettori un aneddoto davvero imbarazzante avvenuto durante uno dei vostri concerti.
Ciao a tutti e grazie a voi!!! Di aneddoti imbarazzanti ne avremmo veramente tanti, perché durante i nostri concerti succedono sempre cose strane! In particolare ricordiamo un live a Roma allo ZooBar, uno dei nostri aveva la valigia perché tornava da un viaggio. Pioveva a dirotto e siamo arrivati completamenti bagnati, questa valigia l’avevamo messa vicino al backstage e il nostro amico si era dimenticato di levare i soldi all’interno. Finale siamo stati tutta la notte in giro per Roma senza un euro, a piedi e ci siamo dovuti fare quattro ore di cammino e una contrattazione con un tassista per arrivare nelle campagne romane da un amico che ci poteva ospitare. È stata un’esperienza devastante! Il concerto era finito a mezzanotte e noi siamo arrivati in casa del nostro amico alle 5 del mattino, completamente bagnati dalla pioggia e con i muscoli a pezzi.
Quando è avvenuto per la prima volta l’incontro degli Hemme? Sono cambiati nel corso del tempo? In che modo?
Era il lontano 2011, ci conoscevamo perché frequentavamo lo stesso liceo, avevamo in comune la passione per la musica hip hop/rap, abbiamo iniziato a fare freestyle per gioco e ci siamo ritrovati a creare una vera e proprio realtà musicale. Siamo cambiati tanto musicalmente, abbiamo cercato suoni sempre diversi e mutato completamente il nostro genere musicale iniziale. La forza che ci ha spinto ad andare avanti è sempre stata la grande amicizia instaurata dalla musica: pensiamo che la musica sia stata un elemento fondamentale della vita di tutti noi e farla con le persone giuste riesce a dare il meglio di te.
Il vostro è un sound intimo ed introspettivo. Quali sono stati gli artisti o le band principali da cui avete preso ispirazione?
Non abbiamo mai voluto ispirarci solo da un’artista in particolare, abbiamo tutti gusti musicali opposti. Potreste ritrovare svariati artisti di svariati generi nelle nostre canzoni, ma cerchiamo il più possibile di dare un’impronta personale in ogni brano.
Pianeti differenti, ma sempre parte di un tutto. Cosa vi lega profondamente e cosa, invece, caratterizza ognuno di voi?
Ci lega sicuramente la visione di essere una Galassia differente, di avere tutti insieme la stessa visione e di aver creato un’amicizia unica con la musica. Come detto prima abbiamo tutti gusti musicali opposti, per esempio il nostro ingegnere del suono è un producer techno e ascolta solo techno, infatti prima di ogni live nostro lui fa un dj set di dieci minuti con le sue produzioni. È questa la bellezza del nostro gruppo, puoi trovare uno mondo multicolore di generi musicali all’interno di un unico progetto.
Come nascono le vostre canzoni? Chi scrive il testo e chi la tessitura musicale?
Nascono sempre dal nulla di solito, i producer mandano i beat oppure li facciamo insieme a loro, inizialmente facciamo una stesura molto improvvisata e poi andiamo a ridefinire i testi e i concetti. Delle volte capita anche di mandare dei testi senza beat ai producer e loro riescono a ricreare una base adatta. Il gioco di squadra è il motore di ogni progetto musicale, ognuno esprime pareri o consigli su come migliorare l’altro.
Parlateci di “Vista Mare”, dall’atmosfera avvolgente e malinconica. Quanto influisce e quanto è importante il luogo che vi circonda nella vostra musica?
È sicuramente importante il luogo, ma per noi è importante avere le persone giuste che condividono con te quel luogo. Le canzoni le abbiamo sempre scritte stando insieme fisicamente, perché a distanza non riusciamo a dare lo stesso impatto o a trovare quella sinergia giusta. Detto questo se stiamo tutti insieme possiamo scrivere un album anche stando in una discarica.
Questo periodo di quarantena è stato produttivo? State già lavorando a nuovi brani, c’è un album in arrivo?
Purtroppo questa quarantena è stata veramente un’esperienza negativa, non potendo stare a contatto tutti insieme ci siamo dovuti adeguare utilizzando app per fare delle conferenze, ma non è la stessa cosa! Abbiamo tirato giù tante idee e cerchiamo di portarle a termine ora che riaprono il Paese. Nuovi brani sì, stiamo sperimentando altri suoni, ma per un album crediamo che non sia ancora il momento giusto.
In futuro, quando sarà nuovamente possibile, con chi vi piacerebbe condividere il palco?
Tour con Massimo Ranieri e poi festino con Jerry Calà e Umberto Smaila.
Grazie Hemme per il vostro tempo e per essere stati con noi di Music.it. Le ultime righe sono per voi, potete aggiungere tutto ciò che volete: spazio alla fantasia! Ciao e a presto!
Grazie veramente Music.it, spero che la Galassia Hemme sia un porto sicuro per tutti voi. “Vista Mare” è fuori su Spotify. Still Punk <3