Lo so, il titolo non rende giustizia alla recensione né tanto meno all’EP, ma I Miei Migliori Complimenti (che da adesso in avanti abbrevierò con IMMC) è un nome davvero tanto lungo da titolare. Esattamente come è stato lungo il percorso di questo artista che arriva alla fine della sua trilogia di EP con “Le Femmine e i Maschi”. Terzo lavoro del cantante milanese che si avvale della produzione di 5 artisti diversi per la tracklist del suo Ep.
Si tratta di un lavoro davvero ben strutturato, ma oltre la qualità del suono e gli arrangiamenti che rimangono nella testa per giorni, i testi sanno davvero colpire al punto giusto. Irriverente ma non troppo, sempre schietto e sincero, IMMC riesce a dare un senso alla sua personalissima storia fatta di emozioni, sentimenti, contraddizioni, disillusioni e rancori. Anche se infondo un po’ di felicità si riesce sempre a trovarla.
Con “Le Femmine e i Maschi” I Miei Migliori Complimenti conclude la sua trilogia di Ep
Le 5 tracce dell’ep, sono ognuna un particolare racconto, ma nell’insieme riescono a sorreggere l’intera struttura del lavoro rimanendo sempre fedeli a se stesse e senza cozzare l’una con l’altra tra suoni incompatibili. Tutto gira ovviamente attorno al mondo in cui viviamo, alle relazioni poco stabili, all’importanza di avere like sui social, addirittura rispetto al proprio benessere. Ogni spunto e ogni parola detta o non detta possono diventare armi affilate per la penna di IMMC, che comunque affronta tutto con ironia. Tra metafore divertenti, rime e allitterazioni le 5 tracce scorrono come un fiume in piena.
Un peccato che si concluda qui la trilogia vincente di questo artista. Sicuramente non si fermeranno le sue composizioni, ma in questo caso “Le Femmine e i Maschi” è ancor più consigliato. Un sound ovviamente elettronico, che a suo modo però strizza l’occhio al rock. Un lavoro poco impegnativo se si ha voglia solo si un ascolto veloce, ma che nascone al suo interno molto più di quel che possa sembrare. A mio parere, il miglior brano fra i 5 è “Da Paura”, che riprende vagamente i toni di Max Gazzè con “Il Timido Ubriaco”. I brani sono stati prodotti in ordine da: Pietro Paletti, Gianluca Marangon e Alessandro Benzi, Riccardo Montanari, Francesco Lima, Filippo Slaviero.