I REATZIONE debuttano con il metal selvaggio ed esplosivo di SOPRAVVISSUTI
In foto la formazione dei Reatzione
In foto la formazione dei Reatzione

I REATZIONE debuttano con il metal selvaggio ed esplosivo di SOPRAVVISSUTI

I Reatzione, metallari duri e puri da Sassari, presentano il loro primo disco dal titolo “Sopravvissuti”. Senza troppi giri di parole: il disco è una bomba. Siamo davanti a quel metal fatto con gli attributi da persone che sanno come deve suonare il vero metallo. La cosa fantastica dei Reatzione è che sono riusciti a coniugare nello stesso progetto sia brani in italiano che in dialetto sardo. Se c’è una cosa che abbiamo capito da questo “Sopravvissuti” è che il sardo si addice al metal alla perfezione.

Ascoltando il disco troviamo circa trentacinque minuti di sonorità selvagge e graffianti, il disco è potente e arrabbiato, proprio come dovrebbe essere ogni disco metal che si rispetti. Questi ragazzi sono riusciti a portare in scena uno spettacolo congegnato per fare esplodere le casse e far pogare le persone. Non si può chiedere di meglio a una band del genere. Negli undici brani di cui si compone “Sopravvissuti” troviamo un grande miscuglio di generi sempre affini al metal.

Reatzione, il metallo sardo di “Sopravvissuti”

C’è un qualcosa di hardcore, con suoni abrasivi e taglienti che corrono veloci tra ritmiche serrate, blast potenti e il growl che fa il grosso del lavoro per la maggior parte dei pezzi. Le chitarre sono acide e laceranti e in alcuni momenti sembrano ricalcare sonorità più industrial, ma senza disdegnare quelle belle cavalcate più thrash metal. “Sopravvissuti” affonda le mani nel sound di band come gli Slipknot, i Black Sabbath, i Venom, riuscendo a miscelare tutti questi spunti creativi per dare vita a un qualcosa personale, reso più originale dalla scelta di un cantato bilingue.

“Sopravvissuti”: affinità e divergenze tra i Reatzione e i loro idoli

Purtroppo è innegabile che in alcuni momenti ci sia qualche affinità di troppo con le band di cui sopra. La più evidente è forse il riff di chitarra in “L’inizio della fine”, che ricorda molto “Before I Forget” degli Slipknot. C’è qualche altro “tributo” sparso lungo tutto “Sopravvissuti”, ma comunque meno evidente. Punto a favore dei Reatzione è una cura per i suoni davvero fuori dal comune: questa band ha pensato veramente a ogni singolo dettaglio, riuscendo a mantenere un sound pulito e cristallino dal primo all’ultimo brano. Può sembrare una cosa scontata ma molto spesso, soprattutto in un disco d’esordio, la resa sonora non è perfetta e anzi tende a perdere di definizione nel tentativo di ingrossare il tappeto sonoro in fase di mixaggio.

“Sopravvissuti” è un buon esordio per i Reatzione

La scelta del binomio linguistico italiano/sardo riesce ad essere vincente per l’originalità della band e questo è innegabile. Tuttavia in alcuni momenti, soprattutto con il cantato in italiano, il testo sembra stare stretto nella metrica. Sarà che parliamo di una lingua molto articolata ma, i pezzi cantati in dialetto sono molto più fluidi e scorrevoli. Diciamo che l’idea di un gruppo metal che canti esclusivamente in sardo potrebbe essere promossa. “Sopravvissuti” è un bel disco, c’è qualche dettaglio da affinare ma nel complesso è un lavoro ben fatto che si ascolta con piacere. Bisogna sgrossare qualcosa nei testi e stare attenti a citazioni troppo pedanti, ma per il resto i Reatzione sono una band con tutte le carte in regola per fare grandi cose.