I WILDERNESS presentano il loro ottimo secondo lavoro I'M NOT HERE (ALBUM)
L'attuale formazione dei Wilderness.

I WILDERNESS presentano il loro ottimo secondo lavoro I’M NOT HERE (ALBUM)

I Wilderness segnano il loro ritorno sulla scena discografica italiana due anni dopo l’album d’esordio, “Light After the First Dive, uscito nel 2017. “I’m not here”, disco composto da undici tracce, è uscito il 31 gennaio 2019 con MiaCameretta Records.

Prendete gli Explosions in the Sky e i Mono, date loro una voce profonda e glaciale, e otterrete i Wilderness. Essenzialmente interconnessi con l’eredità dell’indie-rock anni ’90 e primi 2000, i Wilderness ci trasportano in una stanza di specchi fatta di assenze e presenze. Siamo soli in questa stanza, ma circondati da spettri, sagome di coloro che hanno fatto parte della nostra vita, ombre dall’infanzia e dall’adolescenza. Alcune di esse sono ancora presenti, altre invece finite chissà dove.

I Wilderness, dall’anno di formazione della band, hanno cambiato line up proprio in occasione della registrazione di “I’m not here”.

È un disco malinconico “I’m not here”, che sceglie di parlarci attraverso i suoni dell’alternative rock e del post rock, con chitarre di vetro e voci distanti e incorporee. Un dolceamaro ritorno alle atmosfere musicali di dieci, venti anni fa. Un gioco di luci e ombre che confonde più di quanto riesca a mostrare, ma che non lascia certamente indifferenti.

I Wilderness, dall’anno di formazione della band, hanno cambiato line up proprio in occasione della registrazione del nuovo disco. Concepito in forma embrionale già nell’estate del 2017, “I’m not here” ha avuto una gestazione lenta, che oggi si manifesta sotto forma di un album completo, fresco, nostalgico. Impreziosito da sonorità riconoscibili e dal tocco personale della band, l’ultimo lavoro discografico dei Wilderness convince, e non poco.

In alcuni momenti, durante l’ascolto del disco, ho avvertito una certa familiarità con Steve Conte, che ha interpretato alcuni brani per le colonne sonore di anime divenuti iconici. È il caso di “Ghost in the Shell”, “Cowboy Bebop”, “Wolf’s Rain” e diversi altri. Riferimenti che, voluti o meno, mi hanno fatto apprezzare ancora di più questo disco già ottimo di per sé.

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WILDERNESS

I’M NOT HERE

31 gennaio 2019

MiaCameretta Records

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