Diamo il benvenuto a Il Pretesto su Music.it! Chiedo a tutti e quattro: Stefano, Raffaele, Dario e Alessio, come mai avete deciso di chiamarvi Il Pretesto?
Ci è sembrata una parola accattivante e d’impatto. L’interpretazione che ne abbiamo dato deve essere vista in chiave ottimistica, ossia come un opportunità, un’occasione. Da sempre sentiamo il desiderio di comunicare le nostre emozioni, i nostri pensieri, e la musica ci ha dato il pretesto per farlo.
Da cosa nasce la vostra unione? Musicalmente parlando, come vi siete incontrati?
Raffaele: A cavallo tra il 2011 e il 2012 ho sentito il forte desiderio di mettere per iscritto i miei pensieri e, suonando anche con la chitarra, ho deciso di musicarli. Ho iniziato a pensare di mettere su il progetto di una rock band di musica inedita, e il primo a rispondere alla chiamata è stato Stefano. È un batterista con forti influenze punk, nonché mio amico fraterno. Dopo poco tempo, grazie al suggerimento di un carissimo amico, è entrato nella band Dario, chitarrista solista cresciuto a pane e metal. Dario ha portato nella band una ventata di tecnicità nel suono e nelle dinamiche dei brani. Dopo quasi tre anni di continue alternanze di bassisti, ha risposto al nostro appello Alessio e il suo basso. È il più giovane tra di noi e con un approccio musicale più contemporaneo. È quindi fondamentale per l’evolversi del progetto. Ognuno di noi ha introdotto nella creazione dei brani parte della propria passione!
Essere una band non è sempre semplice, quali sono i motivi per cui vi scontrate maggiormente?
R: Credo che uno dei motivi di maggiore contrasto all’interno di una band sia il voler far prevalere la propria idea a scapito delle altre. Però è comprensibile dal momento che, lavorando tra artisti, ognuno vuole essere la primadonna della situazione. La cosa importante è il rispetto e l’umiltà che all’interno de Il Pretesto sono presenti, e questo ci permette di lavorare con il giusto spirito e di continuare a crescere artisticamente.
Il Pretesto che artisti ascolta? Oltre al rock amate qualche altro genere in particolare?
R: Veniamo tutti e quattro da diversi generi musicali, spaziamo dal glam e hard rock alla disco music\revival. Dal metal al punk, dal progressive rock al pop italiano anni settanta, quello dei nostri grandi interpreti e cantautori. Seguiamo con passione l’evoluzione della sfera musicale italiana e mondiale e apprezziamo sonorità contemporanee abbracciando il genere indie. Tra gli artisti di oggi che ascoltiamo con maggiore interesse ci sono Motta, i Bud Spencer Blues Explosion, gli MGMT, i Muse, i Kasabian e molti altri.
È appena uscito il vostro singolo “Novembre”. Cosa volete trasmettere con questo lavoro?
La canzone vuole esprimere un senso di rinascita, un cambiamento a livello emotivo. Dovrebbe essere ascoltata con uno spirito positivo, in contrapposizione alla musica che esprime palesemente nostalgia. “Novembre” può essere considerato effettivamente un mese di transizione, il passaggio da una stagione all’altra, in noi una vera e propria evoluzione. Il brano comunica il desiderio di andare avanti anche se accompagnato dal timore di perdere le proprie certezze. Enfatizza l’entusiasmo e il coraggio di intraprendere un nuovo viaggio.
Cantate in italiano, pensate di cimentarvi anche con l’inglese in futuro? Magari per abbracciare un pubblico più ampio!
Il Pretesto nasce in inglese, anche se è durato ben poco tempo. Ci eravamo accorti che scrivendo in una lingua diversa dalla nostra eravamo fortemente limitati nel comunicare quello che a tutti gli effetti volevamo dire. Si perdevano colori e sfumature fondamentali di cui la nostra lingua è ricca ed è famosa nel mondo. Tuttavia, non è escluso che in futuro qualche brano possa essere scritto o semplicemente riarrangiato in lingua inglese.
La nostra intervista volge al termine, salutate i nostri lettori con un commento libero! Ciao!
Un caloroso braccio a tutti i lettori di Music.it. Seguiteci sui social de Il Pretesto. Per ascoltare il brano ci potete trovare anche su digital store e piattaforme web dedicate. A presto, ciao!