RESPIRA di UGO FAGIOLI è un viaggio verso il basso che serve solo per risalire
Il cantautore indie rock Ugo Fagioli.
Il cantautore indie rock Ugo Fagioli.

RESPIRA di UGO FAGIOLI è un viaggio verso il basso che serve solo per risalire

La cover di "Respira" di Ugo Fagioli.

Nato direttamente nell’ambiente dell’indie rock italiano, adottato da grandi band a cui ha avuto modo di aprire vari live, Ugo Fagioli rivede la propria musica dopo la fine di una storia d’amore. Si avvicina allora al cantautorato, dal sapore moderno e dallo stampo rock, e il 4 dicembre pubblica “Respira”, un concept album nato passo dopo passo in questa nuova direzione. “Respira” sono nove fotografie e nove momenti di Ugo Fagioli, trasferiti prima in musica e poi in videoclip. L’album infatti si dispiega in altrettanti veri e propri episodi di quella che potrebbe essere definita una web serie.

Pubblicata infatti sul profilo YouTube di Ugo Fagioli a partire dal 2 ottobre 2020, con la collaborazione di Film Commission Emilia Romagna per la regia di Tucano Island, anticipa di fatto tutte le nove tracce di “Respira”. Ogni episodio si distingue dall’altro per un gioco di colori che raccontano, esattamente come le parole, una storia di amore destinata a finire. Un gioco ottico che stuzzica l’attenzione di chi guarda e che funziona da cassa di risonanza per quelle emozioni che Ugo Fagioli vuole trasmettere. Le nove tracce di “Respira” si caratterizzano allora per identità diverse ma che godono in ogni caso di un filo conduttore.

“Respira” sono nove fotografie e nove momenti di Ugo Fagioli, trasferiti prima in musica e poi in videoclip.

Un viaggio che tocca diversi sensi, da quello visivo a quello uditivo, che assicurano comunque una piccola dose di originalità. Le reminiscenze invece sono immediate. Si guarda a tutta quella scuola di nuovo indie rock che rimette la parola e i testi al primo posto. Ci si sente Motta e quindi, anche se più lontani e quasi inarrivabili, i The Zen Circus. Il sound è decisamente rock, ora più ricco, come in “Rivoluzionari, Ma Con Calma”, ora più leggero come in “Pensare Al Futuro”. Alle chitarre capita che si accompagni la presenza del synth che troviamo ad esempio in “Dimenticare” e diverse atmosfere si alternano tra “Il Tempo” e “La Fine Di Tutto”.

Quello che è certo di “Respira” ma soprattutto di Ugo Fagioli è la sua voglia di scrivere e dire tante cose personali ma universali che oggi abbiamo bisogno di sentire. È un album che in generale vive di picchi di energia e che non incontra muri di incoerenza a livello di scrittura. Ma sopra ogni cosa è un album che arriva al momento giusto. Alla fine del 2020, quando siamo tutti arrivati esasperati da un anno che ha tolto tante certezze. Relegati in solitudine a guardarci allo specchio, abbiamo messo in riga tutte le nostre debolezze. “Respira” invece ripete lungo tutte le tracce che bisogna andare avanti e lasciare una traccia su questa terra. Un rock positivo che invita a spingere.