JAKIDO: "Non ascoltate chi vi dice che non potete raggiungere i vostri obbiettivi"
La giovanissima Jakido in una foto promozionale.
La giovanissima Jakido in una foto promozionale.

JAKIDO: “Non ascoltate chi vi dice che non potete raggiungere i vostri obbiettivi”

Noi di Music.it amiamo scoprire talenti, soprattutto se sono giovani come te Jakido! Iniziamo questa chiacchiera raccontando qualcosa di imbarazzante e divertente sul tuo conto!

La mia vita è piena di episodi imbarazzanti, me ne succedono talmente tante che la maggior parte non me le ricordo. Una volta, in classe, mi è successo di chiamare “nonno” il mio professore, mi è stato restituito uno sguardo piuttosto offeso da parte sua. Ma la cosa più imbarazzante che forse ricorderò come promemoria per il futuro è stata quando, al mio primo live, mi sono dimenticata di portarmi l’acqua sul palco. Dopo un attacco di tosse, ho davvero capito l’utilità dell’acqua sul palco per i cantanti!

E il tuo carattere, invece?

In generale sono una persona che ha un carattere che diverte tutti, in particolare la mia risata che è davvero contagiosa, e il mio singhiozzo che, purtroppo, è tutt’altro che silenzioso. Essendo anche molto estroversa, dico sempre alle persone tutto ciò che mi passa per la testa. Dovrei imparare a mettere un filtro tra il cervello e la bocca, anche se questa dote mi torna utile per scrivere i miei testi.

Il tuo nome vero è Fabienne Jacquemod, cosa ti ha spinto ha scegliere come pseudonimo quello di Jakido?

Il nome d’arte che ho scelto, ovvero Jakido, deriva dalla parola giapponese “gekido” che significa furia. Ho sempre ammirato la cultura giapponese e ho quindi deciso di fare mio questo termine sostituendo le prime due lettere della parola con le iniziali del mio cognome. Questo proprio perchè essere una furia, nella musica che faccio ma anche nelle mie attitudini, è ciò che mi caratterizza e non potevo trovare un termine che mi descrivesse meglio di questo.

Ricordiamo ai nostri lettori che hai solo 17 anni, essere così giovane e cimentarsi in un mondo difficile come quello musicale, lo trovi un vantaggio o uno svantaggio?

Secondo me essere così giovane può avere i suoi vantaggi, perché è raro trovare artisti che decidono di cominciare un percorso musicale così presto, anche se ormai con internet è molto più facile e quindi i giovani artisti aumentano sempre di più. La cosa che deve differenziarti dalla massa quando sei giovane sono i testi dei tuoi brani, perché tutti hanno qualcosa da dire, ma devi essere tu a distinguerti e riuscire a trovare le parole giuste e soprattutto utilizzarle in modo originale. Lo svantaggio potrebbe essere che non si riesca più a trovare qualcosa di cui parlare e quindi si risulterebbe banali o ripetitivi. Per fortuna la fantasia non mi manca e spero di riuscire a trovare sempre qualcosa su cui scrivere.

“Adesso Lo So” è il tuo nuovo singolo, disponibile in radio dal 20 di Dicembre. Cosa ti influenza quando componi le tue canzoni? Hai qualche emozione che ti ispira più delle altre?

Quando scrivo le mie canzoni a influenzarmi è tutto ciò che mi circonda, quando arriva il momento di comporre un brano qualsiasi dettaglio della tua giornata diventa importante e magari, anche il particolare che meno consideri, potrebbe dar vita a qualche verso poetico che diventerà la frase più bella del tuo testo. I sentimenti sono la chiave: per riuscire a trasmettere ai tuoi ascoltatori il tuo punto di vista sono fondamentali, belli o brutti che siano.

Che sentimenti riversi nei tuoi testi?

I miei testi sono maggiormente ispirati da emozioni negative che però poi si trasformano in positive con lo scorrere delle parole: possono essere la rabbia, la tristezza, ma anche la mancanza di qualcosa che poi riescono a diventare la forza, la determinazione e la gratitudine per tutto quello che si ha. L’amore è però il sentimento migliore per esprimere quello che sento nei miei brani ed è sempre presente. Proprio la sua ispirazione mi ha permesso di arrivare fin qui.

Jakido essendo tu una adolescente, avrai sicuramente un bel rapporto col mondo social. Mi sbaglio? Che utilizzo ne fai?

Sui social sono molto presente e mi piace condividere i miei contenuti. Di sicuro chi mi segue non si annoia mai, anche perché spesso le cose che pubblico possono essere anche molto divertenti. Mi trovate su Instagram, Facebook, Youtube, Tik Tok; mi piace molto sperimentare e quindi anche cercare di creare una mia immagine che possa rispecchiarmi e che possa far conoscere e apprezzare il mio carattere anche a chi non può relazionarsi con me dal vivo.

Se potessi lanciare un messaggio ai tuoi coetanei, quale sarebbe?

La cosa più importante da dire è quella di continuare a inseguire i propri sogni. Non ascoltate chi vi dice che non potete raggiungere i vostri obbiettivi, che ciò che volete diventare non è il futuro che fa per voi, che i vostri desideri sono troppo ambiziosi. I consigli delle persone che vi circondano sono sempre importanti, ma attenzione: siete voi gli artefici del vostro destino e se voi volete fare qualcosa che non piace agli altri non vi dovete assolutamente fermare, perché la vita è vostra e va vissuta, ma senza trascurarla. Non fatevi fermare dall’opinione altrui.

Un ragionamento molto maturo.

Se io avessi dovuto ascoltare quello che gli altri dicevano di me, probabilmente non avrei mai iniziato a scrivere musica. Siate voi stessi, non schieratevi e soprattutto non giudicate mai. Non è corretto etichettare qualcuno: chi fa rap, chi fa pop, chi fa rock… Tutti facciamo parte di una grande famiglia che si chiama ‘Musica’ in cui ognuno può riconoscersi e sentirsi come a casa.

Bene Jakido, la nostra intervista giunge al termine: riempi le ultime righe a piacimento, ciao!

Spero un giorno di poter raggiungere un pubblico più ampio e che i pensieri e le parole che oggi ho condiviso con voi possano arrivare a tanti ed essere di ispirazione per molti giovani che come me hanno deciso di intraprendere questa strada. Non è mai troppo tardi, bisogna solo crederci e saper cogliere l’attimo. Da parte mia continuerò a lavorare per migliorare ogni giorno di più, ma di certo non mi fermerò.