Noi di music.it siamo felici di scambiare due chiacchiere con i Joe d. Palma! Iniziamo questa intervista raccontando ai nostri lettori una curiosità su di voi!
Super felici anche noi ragazzi! Una curiosità? Un Joe D. Palma a breve si sposa, quando inizierà il tour dunque ci sarà un marito tra noi, ma vi lasciamo indovinare chi è dei cinque.
Siete un gruppo giovane, nel 2017 è uscito l’EP d’esordio “Generazione Brucaliffo”. Come siete cambiati in questi due anni?
Alcuni di noi già nel 2017 si conoscevano da molti anni, altri si erano appena conosciuti. La cosa più importante quindi è l’essere diventati una piccola famiglia che poi non comprende solo noi, ci sono un sacco di persone che abbiamo incontrato grazie a questo progetto che ora fanno parte della nostra quotidianità. È una cosa molto figa! Dal punto di vista musicale l’aver suonato tanto lontani da casa ci ha fatto crescere sul palco, e l’aver scritto il primo disco ci ha dato una dimensione in cui ci riconosciamo molto bene.
È fuori su tutte le piattaforme musicali il vostro ultimo lavoro, “Pop Corn”. Parlatemi di questo progetto!
“Pop Corn” in realtà è un pezzo che riassume piuttosto bene il nostro modo di fare musica, quindi ci trovi il senso del progetto. C’è quella necessità di far ballare che abbiamo dentro, di partire magari da una sensazione di disagio, ma di sviluppare l’argomento con quella spensieratezza che un po’ ci contraddistingue: una leggerezza apparente, la voglia di lasciarsi andare.
“Pop Corn” ha un videoclip molto particolare. Cosa volete trasmettere a chi lo guarda?
Il videoclip è stato fondamentale per l’immaginario del pezzo, gli ha dato il titolo: fino al giorno in cui abbiamo buttato giù lo storyboard ancora il titolo non c’era. Volevamo creare questa atmosfera surreale di due personaggi che sono vicini ma infondo non entrano mai veramente in contatto, rimangono a quella piccola distanza che realmente li separa. Il tutto è vissuto dalla prospettiva di uno spettatore che, come al cinema, segue le vicende gustandosi bibita e pop corn senza poter entrare nelle vicende.
Siete una band e la domanda sorge spontanea: come è nata la vostra unione e come superate le discussioni tra di voi?
È una domanda a cui rispondiamo sempre volentieri perché è una storia abbastanza particolare. Tutto è nato da un’idea di Giorgio e Matteo, dopo un po’ di vicissitudini si è unito Raffa che già suonava con loro in altri progetti. Alvise è il classico fan che si faceva notare particolarmente ai concerti, mancando un bassista è stato letteralmente “tirato su”, e dopo qualche prova in cui comunque tutto iniziava a girare ha portato Gomez, il suo vicino di casa. Da lì in poi siamo sempre stati i Joe D. Palma che la gente riconosce in un attimo. Ci vogliamo tanto bene, ma litighiamo più o meno un paio di volte al giorno per qualsiasi tipo di stronzata. Come superiamo le nostre discussioni? Offendendo Alvise ovviamente.
C’è qualche artista con il quale vi piacerebbe collaborare?
Ce ne sono molti, ma se proprio dovessimo scegliere diremmo Colombre. Abbiamo passato con lui una serata dopo avergli aperto il concerto, era il suo compleanno tra l’altro, persona veramente splendida oltre che artista fuori dal comune.
La nostra intervista termina qui, riempite le ultime righe a piacimento! Ciao!
Ringraziamo Marzia per le belle domande, a questo punto allora vi facciamo noi una domanda: quale Joe D. Palma si sposerà a breve? Un saluto, Joe D. Palma.