Come ogni anno si è svolta la notte degli Oscar e come ogni anno qualcuno è rimasto deluso mentre qualcun altro è rimasto più che soddisfatto. Quest’anno al Dolby Theatre di Los Angeles le famigerate statuette sono state come sempre consegnate in diretta, ma non c’è stato alcun presentatore della serata. Le previsioni sono state quasi tutte giuste e il protagonista indiscusso della serata è stato Alfonso Cuaròn, che ha portato a casa ben tre Oscar per il film “Roma” (qui la nostra recensione). Le statuette infatti sono state assegnate rispettivamente come premio per: regia, fotografia e miglior film straniero. Il premio al miglior film invece è andato a “Green Book” di Peter Farrelly (qui la nostra recensione), che ha visto come protagonista uno strepitoso Viggo Mortensen.
Il talento del caro vecchio Aragorn non è bastato però a fargli aggiudicare l’Oscar come miglior attore protagonista. La statuetta se l’è aggiudicata invece Rami Malek, per la sua interpretazione di Freddie Mercury in “Bohemian Rapsody” (qui la nostra recensione), molto discussa negli ultimi mesi, tra chi ha apprezzato la preparazione dell’artista e chi invece non lo ha ritenuto all’altezza. L’Academy ha comunque deciso di premiarlo con il suo primo Oscar.
Come miglior attrice invece, la più quotata era Glenn Close, per il suo ruolo in “The Wife” (qui la nostra recensione) ma un po’ inaspettatamente si è portata a casa la statuetta Olivia Colman con “La favorita” (qui la nostra recensione), e devo ammettere di essere pienamente d’accordo con questa decisione.
Le previsioni sono state quasi tutte giuste e il protagonista indiscusso della serata è stato Alfonso Cuaròn.
Primo Oscar invece alla nostra Stefani Germanotta, conosciuta meglio al pubblico come Lady Gaga per la migliore canzone in “A star is born” (qui la nostra recensione) e primo Oscar, finalmente, anche a Spike Lee per la sceneggiatura non originale di “BlacKkKlansman” (qui la nostra recensione). Miglior attrice non protagonista invece Regina King, che ha recitato in “Se la strada potesse parlare” (qui la nostra recensione). La Marvel con “Black Panther” ha portato a casa le statuette per i costumi, la scenografia, e la miglior colonna sonora originale. Per quanto riguarda l’animazione invece il premio Oscar per il miglior film è andato a “Spider-Man – Un nuovo universo” (qui la nostra recensione), nonostante la concorrenza fosse davvero agguerrita. Concludo questa carrellata di statuette con quella che probabilmente rimane sempre la mia preferita, ovvero quella per il miglior cortometraggio d’animazione. Il vincitore è lo splendido “Bao” di casa Disney Pixar, storia di un raviolo cinese, di Domee Shi e Becky Neiman.