La formazione de Le Cause Perse
La formazione de Le Cause Perse

LE CAUSE PERSE: “È davvero un buon momento per la musica italiana”

Benvenuti a Le Cause Perse su Music.it. Iniziamo a rompere il ghiaccio e raccontate ai lettori un aneddoto divertente relativo al vostro gruppo. Che sia una storia imbarazzante o un ricordo particolare di qualche live. A voi la scelta.

È difficile dirlo ma il primo live fatto qualche estate fa con la nuova formazione lo portiamo nel cuore ancora oggi. Assieme ad alcuni componenti della band era cambiato anche il suono de Le Cause Perse e pensavamo sempre a come avrebbero reagito a questo le persone che sarebbero venute ad ascoltarci quella sera. L’ansia era molta ma fortunatamente non appena saliti sul palco si è creata sin da subito una grande intesa, anche con gli ultimi arrivati. Alla fine, accantonate tutte le varie paranoie e preoccupazioni, si rivelò essere un grande live e ne fummo soddisfatti.

Perché Le cause perse? Come nasce il nome e come siete arrivati a questa conclusione?

Cercavamo un nome insolito e che potesse incuriosire e a quanto pare sembra che ci siamo riusciti. In fin dei conti Le Cause Perse non è altro che una provocazione, verso noi stessi però.

Quali sono i maggiori artisti che sono fonte di ispirazione per voi?

Sin dagli inizi cerchiamo e troviamo ispirazione in artisti che personalmente amiamo definire eterni come Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti, Rino Gaetano e molti altri.  Negli anni abbiamo imparato ad amare anche gruppi come gli AfterHours e i Marlene Kuntz. Da qui infatti nasce la voglia di distaccarsi un po’ dal cantautorato classico, perlomeno musicalmente, cercando infatti di abbracciare un genere un po’ più ampio, dando alle nostre nuove canzoni quel tocco rock in più, riprendendo anche quelle sonorità tipiche di gruppi anni ’90 (come Litfiba e Timoria), mischiandole un po’ a sonorità internazionali (il nostro batterista è un fan dei Rammstein).

È da poco uscito il vostro singolo “L’eremita”, seguirà un album o un EP a questo lavoro?

Si, nei prossimi mesi uscirà il nostro secondo album ufficiale “La Fine Del Mondo Reale” a cui stiamo lavorando da più di un anno. L’album conterrà una decina di canzoni inedite, tra cui ovviamente “L’Eremita”.

Il vostro è un pop rock molto leggero, un genere quasi indie che oggi come oggi sembra funzionare. Prendo spunto per chiedervi cosa pensate dell’attuale panorama musicale italiano?

Pensiamo che sia davvero un buon momento per la musica italiana, in particolare per tutta quella scena definita “indie” che continua a sfornare ancora oggi canzoni e dischi di grande successo. Uno dei vantaggi della nostra epoca poi è la possibilità da parte di chiunque di far sentire la propria musica, attraverso l’utilizzo di internet ovviamente. Basta davvero poco se si vuole per registrare qualche canzone e metterla a disposizione di chiunque. Questo è un grande vantaggio per tutti quelli come noi che scrivono e compongono musica originale al giorno d’oggi. Ed è proprio grazie a questo che spesso ci imbattiamo anche noi in artisti sconosciuti ai più ma che già dimostrano una forte personalità, musicalmente parlando. Per il momento quindi non possiamo che essere felici di quello che il nostro bel paese ci sta offrendo, perlomeno dal punto di vista musicale. Siamo circondati da buona musica e a chi afferma il contrario rispondiamo sempre che forse la “colpa” è proprio sua. In fondo basta sapere dove cercare.

Qual è il sogno nel cassetto de Le Cause perse?

Niente di straordinario. Per il momento ci accontentiamo di ultimare i lavori di questo nuovo disco. Crediamo molto nella nostra musica e nella sintonia che c’è tra di noi quando suoniamo e non vediamo davvero l’ora di fare ascoltare a quante più persone possibili le nuove canzoni, nella speranza che possano essere comprese ed apprezzate.

Perfetto, vi ringrazio per la chiacchierata e vi chiedo di salutare come meglio credete i nostri lettori. Avete carta bianca!

Per prima cosa, grazie a voi per l’intervista e l’opportunità che ci avete dato. Salutiamo tutti i lettori di Music.it: se volete ascoltarci ci trovate su Youtube, Spotify e tutti i maggiori store digitali. A presto con importanti novità!

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