[lessness], progetto solista del cantautore Luigi Segnana, ha pubblicato il primo album, “Never Was But Grey”, uscito l’8 febbraio 2019 per l’etichetta Justin Jest Entertainment. Dopo l’esordio discografico con l’EP “The Night Has Gone To War”, uscito nell’ottobre 2017, le sonorità new wave dell’ex bassista e produttore dei Casa del Mirto tornano a riempire le nostre orecchie.
Nel disco, composto da dieci tracce in lingua inglese, si fa ampio utilizzo di bassi e sintetizzatori; assieme alla voce profonda e baritonale, costituiscono l’anima in chiaroscuro di [lessness]. Il mood dell’album è crepuscolare, e come suggerisce il titolo stesso, si mantiene in equilibrio fra la luce e l’oscurità. [lessness] sembra volerci dire che la vita stessa, con le sue complicazioni, ci porta a oscillare perennemente fra zone d’ombra e angoli di luce. Esattamente come si alternano il giorno e la notte.
Il mood dell’album è crepuscolare, si mantiene in equilibrio fra la luce e l’oscurità.
Il titolo del disco è una citazione al racconto di Samuel Beckett “Lessness”, a cui in parte si ispira. Ma mentre il protagonista del racconto ripercorre la propria vita e i propri errori, imprigionato in un flusso di ricordi, quello del disco sembra piuttosto emergere da una palude di memorie e volgere lo sguardo a un nuovo giorno. Il viaggio, però, è tutt’altro che compiuto: è solo dopo il risveglio che inizia la vera sfida. L’autore sembra suggerirci che ogni scelta, ogni errore, ogni cambio di direzione è frutto del nostro libero arbitrio; con tutte le implicazioni del caso, che siano negative o positive.
Lo scheletro di “Never Was But Grey” si compone di robuste ossa post-rock, synth pop e new wave; si percepiscono echi ricorrenti di Joy Division, Depeche Mode e James Blake. La voce è distante ma allo stesso tempo penetrante e suadente; sembra provenire dai più profondi recessi del cuore, da una soffitta rimasta chiusa per lungo tempo. [lessness] ha saputo dunque elaborare un racconto suggestivo ed evocativo, citando senza copiare e senza scadere nel banale.