L'esordio indie dei PLAZA SEMPIONE: POCHI MA VUOTI
I Plaza Sempione in una foto promozionale.

L’esordio indie dei PLAZA SEMPIONE: POCHI MA VUOTI

Plaza sempione pochi ma vuoti coverRoma non si ferma. Musicalmente la capitale ha sfornato diversi artisti contemporanei e continua a ispirare, far crescere nuove tendenze musicali. Il 21 marzo Largo Venue, locale romano molto attivo, avrebbe dovuto ospitare i Plaza Sempione con il loro album d’esordio “Pochi Ma Vuoti”. Purtroppo questo difficile momento, segnato dal coronavirus, ha bloccato qualsiasi esibizione live.

Eppure la musica non si ferma e i nuovi sistemi di streaming aiutano anche gli artisti più emergenti a farsi sentire e ascoltare. I Plaza Sempione sono un gruppo di amici di Roma nord, precisamente Montesacro, che in quel di piazza sempione ha deciso di fare musica. I Plaza Sempione, attivi dal 2015, hanno dato alla luce il loro primo figlio “Pochi Ma Vuoti”. 9 tracce per un album d’esordio autoprodotto. Sonorità rock, pop e testi che raccontano momenti di caos interiori sono gli ingredienti giusti per inserirsi in quel panorama musicale romano che ha fatto dell’eterna adolescenza e del mix di generi musicali diversi la sua firma.

La parte strumentale è la zona più fertile dell’album, il campo dove si sente di più la ricerca e la sperimentazione musicale

Ispirati da artisti come i Verdena e gli Afterhours, i Plaza Sempione cercano anche sonorità più elettroniche e psichedeliche come in “Psicothoveen” che se fosse un libro, sarebbe di Virginia Woolf. Un flusso di coscienza da ascoltare. “Non ti vedo più” è invece il testo dell’adolescenza, dell’incomprensione. Una base più lenta, una chitarra netta e la voce di Adriano Donati riescono a creare una canzone orecchiabile e poetica. La parte strumentale è la zona più fertile dell’album, il campo dove si sente di più la ricerca e la sperimentazione musicale.

“Peroni”, già dal titolo, è il brano più “calcuttiano” di tutti. Una peroni, un motorino, una ragazza sono un po’ quei “sempre verde” in grado di raccontare sempre la stessa storia d’amore turbolenta. Insomma, è la traccia che più di altre potrebbe essere inserita nella playlist Spotify “Artisti indie del momento”. “Pochi Ma Vuoti” è un album che ben si inserisce,quindi,  in quel panorama musicale laziale composto da artisti come Calcutta, Fabrizio Moro, Gazzelle. Ma indie può voler dire molto altro: può voler dire spingersi oltre i testi criptici e cercare una propria chiave di lettura.

Insomma non è mai buona la prima ma questo è solo l’inizio. I Plaza Sempione hanno scelto il binario da voler percorre, basta non viaggiare verso “false prospettive”. L’album ha un proprio stile, un proprio filo rosso riconducibile a testi che puntano più sull’evocare sensazioni che su raccontare storie, ma forse manca un po’ di spazio in più per la parte strumentale. Consigli a parte, a Roma c’è una nuova band da ascoltare e ora è il momento di farlo a finestre aperte. E poi, finito questo silenzio, speriamo presto di vedere i Plaza Sempione su qualche palco o in qualche piazza!