“Lido” è l’album d’esordio per i milanesi Sacramento, che, con contaminazioni psichedeliche anni ’80, si affacciano sulla nutrita scena indi italiana, regalando suggestive atmosfere sintetiche. La band è di base a Milano, ma i tre componenti hanno radici tra Sicilia e Toscana, portando in dote al gruppo le personali esperienze. Stefano Fileti alla voce e alla chitarra (Siracusa), Stefano Palumbo al basso (Palermo) e Alessandro Franchi alla batteria (Viareggio) formano un trio veramente ben equilibrato.
Dopo la pubblicazione di tre singoli “Love”, “Bed & Toothbrush” e “At The Skate Rink” tra aprile e settembre del 2018) esce il primo LP. Distribuito sia in digitale che in vinile, “Lido” è composto da otto brani, sotto etichetta La Tempesta Records, la stessa che ha lanciato i singoli. Belle le collaborazioni in questo disco, dalla voce di Colapesce, prestata al brano “Why’d U Die?”, a quella di Anna Viganò, in arte Verano, (“Spacetrip”).
Suggestive atmosfere sintetiche per la band milanese, e interessanti collaborazioni nel disco
Altra importante featurin’ nel disco è quella di Carlo Barbagallo, chitarra in “Awesome Dude”, ma soprattutto autore dell’intera masterizzazione del disco ai Noja Recordinds Studios. Negli studi di Barbagallo, a Torino, si è svolto anche parte del missaggio, un’altra parte, invece, a Milano al Mai Tai Studio di Gianluca Mancini. L’album si apre con “When They Fall”, in cui un play boy fa di tutto per far innamorare una ragazza, rischiando poi di farla soffrire. Quando la fama da latin lover fa agire per non perdere lo status, ma poi ci si sta male quando si gioca coi sentimenti altrui. “Awesome Dude” racconta di un tale, che pur di apparire cool e frequentare amicizie del giro giusto finisce poi per esser inesorabilmente tradito da queste. “Why’d You Die?” è la storia un po’ triste di una persona che vuole fortemente diventare qualcuno di importante, ma muore travolto da un camion.
Otto brani, che raccontano di vicende surreali, d’amore, di cattive amicizie e del desiderio di rimanere bambini
La surreale “Spacetrip” parla di un tipo che odia gli asciugacapelli, generando ilarità tra gli amici, inducendolo a desiderare di sfuggire partendo per pianeti lontani. Poi c’è invece un cowboy a cui non interessa se l’unico Dunkin’ Donuts della città è andato a fuoco, lui è “A Cowboy In Shamokin”. Il desiderio di rimanere bambini è raccontato dai Sacramento in “At The Skate Rink”, perché se adori i pattini non importa che hai 80 anni. Se ami da sempre una ragazza ma non le hai mai esternato il tuo amore, arriva un giorno in cui la rivedi, e ancora l’ami. Lei fa la “Pizza Girl” e lo stratagemma è facile escogitarlo, così provi a farti consegnare la cena a casa, con l’intento di farla restare. Prima della traccia bonus “Why’d You Die? Radio Edit”, arriva la title track “Lido”, un inno a fare l’amore, ascoltando l’incantevole album dei promettenti Sacramento.