Sono sulla bocca di tutti e non è un segreto chi siano e da dove vengano. Parliamo dei Måneskin , gruppo più amato e odiato in Italia. Una rock band figlia della modernità che si è fatta spazio a colpi di ospitate in tv e talent show. E no, non prendetela come un offesa. I Måneskin infatti hanno davvero sfruttato bene tutte le carte che avevano da giocare in questi anni in cui il mercato musicale è sempre più confuso. Nascono come tante altre band, da un’idea. Il batterista Ethan Torchio ad esempio, si unisce alla band grazie a un annuncio su Facebook. Suonano per le strade di Roma per farsi conoscere. Senza alcuna vergogna, lasciando la custodia della chitarra aperta a terra per le offerte.
I Måneskin fanno rock, questo è innegabile, un rock un po’ crudo e un poi pop, sicuramente acerbo, ma che prende un direzione sempre più definita. Quindi la band formata inizia a farsi spazio prima dai classici contest passando anche per il Meeting delle etichette indipendenti, e poi arriva finalmente ad X Factor. Il programma che probabilmente ha cambiato la vita dei Måneskin . Sì perché è proprio ad X Factor che i Måneskin si presentano al grande pubblico e iniziano ad esplodere. Da lì a poco la pubblicazione del loro primo album “Il Ballo Della Vita” e poi le continue apparizioni in tv, che gli regalano fan su fan. Questo sempre accompagnato da una buona musica, che sponsorizzata a dovere a portato la band addirittura ad esibirsi al The Dome di Londra.
Se ve lo state chiedendo, per “costruire” questo gruppo e queste figure, sono servite vagonate di soldi. Si perché nel 2020 è molto difficile che una band esploda in poco tempo, e se ve lo chiedete ancora, sì, il mercato musicale gira attorno ai soldi, come qualsiasi attività commerciale. Quindi dimenticate le favolette della giovane ragazza di campagna che si trasferisce in città e diventa una star. Insomma, i Måneskin si affermano come band e aspettano il momento migliore per partecipare a Sanremo. Una delle più ampie vetrine musicali italiane ed europee. E quale momento migliore se non quello della rivoluzione Rai? Nuovo direttore artistico e nuove proposte, sempre più moderne e sempre più lontane dal classico panorama Sanremese. Avevamo già visto i Pinguini Tattici Nucleari guadagnare il secondo posto l’anno precedente. Ormai il tempo era maturo. I Måneskin salgono sul palco dell’Ariston, spaccano tutto e vincono con “Zitti e Buoni“. Fine della storia.
Da Sanremo all’Eurovision, il passo è breve, e di nuovo i Måneskin si trovano nel posto giusto al momento giusto. La pandemia ci ha tolto i concerti, la musica live, e onestamente ci siamo anche un po’ stufati dei cantautori smielati e del pop d’autore. A un concerto vogliamo divertirci, e la band romana ci fa divertire. Vince l’Eurovision e riporta in Italia il premio dopo oltre 30 anni. Cosa succederà ora? Non possiamo saperlo. Sappiamo però che il gruppo ha lasciato la sua attuale manager e sembra che il problema siano stati i conti economici che non quadravano in qualche modo. Ora ai Måneskin non resta che restare sulla cresta dell’onda, fare un po’ di buon rock e riportare i ragazzi a suonare insieme nei garage e nelle sale prova, cercando di ristabilire il potere del rock.