MANUEL FINOTTI: "Mi piacerebbe scrivere per TIZIANO FERRO ed ELISA"
Manuel Finotti in uno scatto promozionale.
Manuel Finotti in uno scatto promozionale.

MANUEL FINOTTI: “Mi piacerebbe scrivere per TIZIANO FERRO ed ELISA”

Ciao, Manuel Finotti Benvenuto su Music.it. Di solito, iniziamo le nostre interviste con un aneddoto imbarazzante legato alla musica dell’artista. Ti va di raccontarci qualcosa che nessuno conosce?

Ho paura del buio. Ho 25 anni e se spegni le luci comincio ad avere paura come uno di 2.

La musica quando è entrata nella tua vita?

Fin da piccolo, grazie alla mia famiglia. Tutti i miei familiari sono musicisti e mi hanno aiutato molto nel decidere che questa,  poteva essere la strada per il mio futuro.

Cerchiamo di indagare i tuoi gusti musicali. Svelaci tre artisti/e che non possono mancare nei tuoi ascolti?

Daniele Silvestri, Dargen D’amico e Lucio Dalla sono i tre elementi fissi, dal primo iPod.

Sei un cantautore polistrumentista. Per chi ti piacerebbe scrivere tra i Big della nostra musica?

Mi piacerebbe moltissimo scrivere per Tiziano Ferro ed Elisa. Sono le voci che più rappresentano i miei sentimenti, sono una sorta di rappresentanti di lista.

Il lockdown ti ha bloccato oppure sei riuscito a scrivere ed elaborare la pandemia attraverso la musica?

Poco, ho lavorato molto sulle cose passate che avevo lasciato incomplete. È stato molto difficile raccontare qualcosa di positivo. Ora sta cominciando ad uscire l’ispirazione che serve.

L’intero settore dello spettacolo è in forte crisi. Se avessi potuto parlare con Giuseppe Conte cosa gli avresti chiesto per far ripartire concerti, spettacoli ecc…  non con poche persone previste dalla forma attuale?

Gli avrei chiesto di ascoltare di più l’intero settore che in questo momento è in totale solitudine da parte di tutti, ma credo allo stesso momento che siamo stati molto fortunati ad avere Giuseppe Conte dalla nostra parte in questo periodo storico.

Hai collaborato e sei stato autore per Giordana Angi e Giulia Molino, entrambe lanciate da Amici. Hai mai pensato di partecipare in prima persona ad un talent show?

Sì, ma l’idea di stare lontano dalla libertà di scrivere canzoni per un tot di mesi non mi ha mai lasciato andare.

Nel nuovo singolo “Forse Dovremmo Parlare” dici che la verità va detta anche quando la voce trema. A te è capitato? E dove si trova, secondo te, il coraggio?

Il coraggio la maggior parte delle volte lo troviamo nelle persone con cui stiamo cercando di parlare, nei modi, nei loro occhi. Mi piace pensare che non tutti siamo compatibili con tutti.

In “Forse Dovremmo Parlare”, le sonorità londinesi arrivano dall’incontro con Ash Soan che ha all’attivo brani con Dua Lipa, Adele e Sam Smith. Come l’hai incontrato e che consigli ti ha dato?

È stato un incontro “virtuale” e il suo intervento ci ha aiutati moltissimo a definire il sound del brano.

Le ultime righe sono per te. Saluta i lettori di Music.it in totale libertà.

Grazie mille per la chiacchierata, con la speranza di incontrarci in futuro.