La band Newdress, con "Lei Contro Lei" è al settimo album.
La band Newdress, con "Lei Contro Lei" è al settimo album.

NEWDRESS: ” In LEI CONTRO LEI narriamo delle donne più significative della storia

Benvenuti Newdress su Music.it! Per rompere il ghiaccio siamo soliti chiedere un aneddoto divertente ai nostri ospiti, relativo alla loro carriera. Raccontatecene uno.

STEFANO: Personalmente uno dei ricordi più strani che mi viene in mente è stato il concerto al Filmoore di Piacenza. Eravamo in apertura a Francesco Renga per il tour del suo primo album da solista. Eravamo molto giovani e Francesco ci aveva dato questa opportunità. Il tour manager ci aveva detto “quando finisce la musica uscite dal camerino e salite sul palco”. Ci siamo alzati tipo 8 volte per poi sederci perché il Dj continuava a mettere canzoni. Al momento di salire sul palco mi sono lanciato passando dal sipario, per schiantarmi contro un addetto della sicurezza enorme e ben piazzato. Concerto poi bellissimo, ma è stato il mio debutto su un palco importante.

È appena uscito il vostro nuovo album “Lei Contro Lei”. Un concept interessante sulla contrapposizione tra storie di donne che hanno e che stanno segnando la storia. Da Eva e Lilith alla serial killer Leonarda Cianciulli, da Marilyn Monroe a Greta Thunberg. Come nasce questa scelta?

JORDAN: Scrivere canzoni non banali è cosa difficile e per farlo ho necessariamente bisogno di un input che mi aiuti nella fase creativa. Cerco sempre un filo conduttore che poi diventa il tema del concept. In quest’epoca moderna dove ancora spesso e volentieri la donna è bistrattata, sottomessa, derisa sotto molto aspetti, ho deciso di celebrarla andando controcorrente. Da qui nasce la scelta di focalizzarmi per questo disco sul mondo femminile, narrando le gesta di alcune delle donne più significative della storia. Il tutto senza escludere un confronto narrativo con le moderne vocazioni del gentil sesso.

Ci piace molto anche il sound, del disco, tra new wave d’oltre manica e atmosfere elettroniche anni ’80. Il tutto accompagnato da infiltrazioni più moderne, ed una produzione di tutto rispetto. Avete raggiunto il giusto equilibrio?

S: Credo proprio di sì. Dopo tanti anni, con esperienze più rock, più dark e più elettroniche credo che questo sia il disco che concretizza il nostro sound attuale. E per il futuro, soprattutto nel modo di lavorare, di produrre il disco e di portarlo dal vivo.

La storia è importante, e Joyce Lussu ne è una degna rappresentante. Il beat down tempo di “Joyce” ci fa impazzire e ci trasporta in territori alienanti. Cosa ha colpito Antonio Aiazzi, storico fondatore dei Litfiba, tanto da contattarvi per produrre insieme questo brano?

J: Fra Antonio Aiazzi e “Joyce” è stato amore al primo ascolto. Tanto che in 3 giorni ci rilascia un premix aggiungendo sintetizzatori e pianoforte a quanto già fatto da noi. Così ci invita a raggiungerlo al Dpot Recording Arts di Prato per mixare il brano insieme a lui. Tutto sotto la guida esperta di Fabrizio Simoncioni (già al lavoro fra gli altri con Gianna Nannini, Carmen Consoli, Gianluca Grignani, e Litfiba). Con la supervisione di Andrea Ravasio, il nostro ingegnere del suono. Ho subito capito che Antonio Aiazzi aveva già sviscerato il testo e compreso chi fosse la donna di cui cantiamo le gesta. Credo sia rimasto colpito dalla storia e dal modo in cui l’abbiamo trasportata in canzone, si è sentito subito coinvolto. Sia dal punto di vista emotivo che musicale suggellando il suo interesse mettendo il suo inconfondibile marchio alla nostra canzone.

Tornando all’attualità c’è un brano, “L’Alieno E La Bambina”, che parla di un alieno che torna sull Terra millenni dopo la sua prima visita. Incontra Greta Thunberg che affronta la battaglia per la salvaguardia dello stesso, irriconoscibile, pianeta. Alla fine l’alieno ci saluta e scappa via, lasciandoci senza speranza ed al nostro destino segnato?

J: L’alieno rappresenta la coscienza di ognuno di noi. La consapevolezza di avvertire, comprendere e valutare i fatti che si verificano nella nostra esperienza individuale. Un tema così vasto e difficile da affrontare. Di certo è più facile fregarsene e ignorare il tutto “guardandolo da fuori” ma così facendo rischiamo tutti. Viviamo un periodo storico difficile, dove tutti criticano, tutti hanno la risposta giusta e tutti sono “eroi”. Seduti in poltrona a combattere battaglie dal telefonino, e pensano pure di essere in prima linea. Quindi quando qualcuno si espone e fa qualcosa di concreto è necessario abbatterlo per giustificare la propria pigrizia sociale. Se uno fa un post mentre raccoglie i rifiuti i commenti potrebbero essere “certo non hai un cazzo da fare… io lavoro”. Ma è solo un modo per pulirsi la coscienza, e giustificarsi.

In che modo voi pensate di dare il vostro contributo?

J: Noi non vogliamo fare gesti eclatanti, ci è venuto questo pezzo. Viviamo in una delle città più inquinate d’Europa. Non è una brutta città ma nonostante la metropolitana, i mezzi pubblici e tutto il resto, il problema non si risolve. Prima o poi dovremo scendere a patti con il pianeta e capire se vogliamo mangiare pneumatici o cibo, bere acqua o petrolio. Ovviamente nemmeno noi siamo “innocenti”, ci pensiamo e abbiamo condiviso la nostra visione, che non è proprio ottimistica.

Nella title track, “Lei Contro Lei”, i Newdress portano al confronto due facce diverse della donna. Da una parte, forse, la remissiva d’altri tempi e dall’altra l’intraprendente e rampante donna in carriera dei giorni nostri?

J: Ho comunque scelto di parlare di donne “positive” o “negative” quindi non necessariamente di buoni esempi da seguire. Così come nella vita di tutti i giorni abbiamo a che fare con donne “buone” o “cattive”. In particolar modo nel titolo, nella copertina e nella title track il riferimento è a Lilith e Eva. Il primordiale scontro fra donne, le due mogli di Adamo, l’una spavalda e rivoluzionaria l’altra remissiva e sottomessa. Chi vincerà? Quali donne moderne si rispecchiano in Lilith e quali in Eva? Madri, mogli, figlie, un legame forte le accomuna e le tiene unite nelle gioie e nei dolori. Ma per fortuna ognuna di esse ha sempre in borsa un fiero sorriso da mostrare anche nei momenti peggiori.

Specialmente nel brano “Tipo Banale”, una reminiscenza della vostra collaborazione con Lele Battista è solo una nostra impressione?

S: Hai colto in pieno l’idea del pezzo, è un brano dal testo molto “anni 90 italiani”. Quindi LaSintesi / Soerba / Bluvertigo, credo il meglio che quel periodo abbia prodotto.

Sono tanti gli artisti con cui avete condiviso il palco. Con quale di questi avete pensato: “Cavolo, ci siamo, è il nostro momento più alto”?

S: Personalmente il concerto come ospiti con Omar Pedrini al Live di Trezzo sold out. Poi la giornata in studio con Andy dei Bluvertigo o quella con Antonio Aiazzi dei Litfiba. Momenti che hanno dato un senso a tanti anni di sacrifici. Per il futuro potendo mettere sul piatto un nuovo “sogno” ci sarebbe un disco dei Newdress prodotto artisticamente da Morgan o da Gianni Maroccolo.

Ci sono delle date già fissate in cui possiamo venire a seguire i Newdress, per la promozione di “Lei Contro Lei”, dal vivo? E con questa le nostre domande sono terminate, vi salutiamo e ringraziamo per averci concesso un po’ del vostro tempo. Lascio a voi lo spazio per aggiungere ciò che volete

S: Al momento come Newdress abbiamo già fatto 2 date di presentazione a Brescia e a Milano che sono andate molto bene. Il 14 dicembre saremo al RnR di Milano all’interno di una bellissima serata con Dj. Ci stiamo muovendo per essere ancora più presenti live. Confidiamo negli addetti ai lavori che possano darci spazio per confermare anche dal vivo il valore del disco.

J: Ringraziamo voi per lo spazio che ci avete dedicato e cogliamo l’occasione per invitare tutti i lettori di Music.it a seguirci sul nostro Facebook. Per scoprire la nostra musica e tutto ciò che la riguarda, andate e condividete in pace.

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