NUMA in uno scatto
NUMA in uno scatto

NUMA: “Sono la stessa sognatrice visionaria di quando avevo cinque anni”

Ciao Numa e benvenuta su Music.it. È nostra abitudine iniziare con un aneddoto, una storia divertente sul tuo trascorso musicale. Racconta!

Forse non tutti sanno che quando si è in studio di registrazione ci si prende amichevolmente un po’ in giro. Tutti possiamo commettere qualche gaffe e qualche errore e per sdrammatizzare si ride molto o magari si comincia anche ad imprecare a ruota libera! A volte ci facciamo a tradimento qualche video e talvolta capita che si registri proprio il momento in cui si prende una “stecca“ quando si canta o che esca da uno strumento un accordo “cinese“, come lo chiamiamo in gergo. Inoltre, Phil (Palmer, ndr) si vergogna a ballare e quindi la task in studio è di beccarlo in un momento in cui si fa prendere dall’entusiasmo e comincia a muoversi un po’ più del solito, per poi minacciare di metterlo on line se non offre la cena a tutti!

Quali sono i progetti più interessanti di cui sei stata parte?

Ci sono stati diversi progetti che mi hanno molto arricchita e stimolata. Come produttrice esecutiva ed artistica per i due singoli di Adriano Celentano “Ti penso e cambia il mondo” e “Fuoco nel vento”; con Pino Daniele nella produzione del singolo “Another dimension”. Nel 2020 sono stata produttrice esecutiva del primo capitolo del nuovo lavoro di Renato Zero “ZeroSettanta” e co-autrice insieme a Phil Palmer del singolo “L’angelo ferito”. Inoltre, ho preso parte al progetto internazionale Unicef “Noi siamo amore/Promised Land” e poi sempre come artista e cantante in 10 singoli in inglese e spagnolo. Sempre nel 2020 ho fondato il mio metodo personale di coaching “Io scelgo l’amore” per aiutare coloro che vogliono fare importanti cambiamenti nella propria vita, per superare i sabotaggi inconsci e ridisegnare il proprio destino. Ovviamente applico il metodo “Io scelgo l’amore” anche alla musica ed agli artisti che cercano lo scopo e la direzione della propria carriera.

Ho ascoltato il tuo nuovo singolo “Il Coraggio Delle Idee”: qual è il messaggio che vuoi che recepiscano i tuoi ascoltatori?

“Il coraggio delle idee” è dedicato a tutti noi, perché per vivere appieno ci vuole coraggio. Perché il futuro si crea attraverso le nostre emozioni, le nostre idee e quindi le azioni quotidiane per realizzarle. Siamo noi a dover scegliere chi siamo e in che direzione vogliamo dirigere la nostra vita; noi i primi a dover decidere di credere in noi stessi; siamo noi che dobbiamo imparare a darci il permesso di essere felici. Non importa se cadremo mille volte, l’importante è rialzarsi sempre più forti e consapevoli perché alla fine il nostro cuore ed il nostro coraggio vincono sempre.

Come sei diventata quello che sei?

Sono davvero partita da zero. Avevo solo la mia immensa passione per la musica, la voglia irrefrenabile di esibirmi e strappare un sorriso o un applauso, la determinazione di offrirmi completamente e totalmente al pubblico e la caparbietà di voler imparare, migliorami, andare oltre i miei limiti, di crescere. Da piccola venivo presa in giro ed emarginata; ero quella strana, quella diversa; ero troppo piccola per stare con i grandi e troppo grande per stare con i piccoli. È stata dura e le porte in faccia non potrei neanche più contarle. Eppure sono qua e non mi sono mai arresa, sono la stessa sognatrice visionaria di quando avevo 5 anni, con la stessa energia, lo stesso entusiasmo e più consapevolezza, con lo stesso cuore innamorato perdutamente della musica e la voglia infinita di immergermi fra luci e palco.

Qual è il tuo rapporto con il pubblico?

Profondo, intenso, allegro, intimo, costruttivo, devoto. Il pubblico sono le persone, sono io e sono gli altri. Il pubblico è la gente che ti offre il suo tempo e la sua attenzione, che ti apre la propria casa e ti accoglie a braccia aperte. È chi ti incoraggia e ti gratifica e magari, se sei bravo, si sente meglio e si ispira grazie alla musica che fai ed al sentimento che ci metti. Ho un immenso rispetto e amore per quello che noi chiamiamo pubblico, per gli essere umani che mi circondando e condividono con me questo mio cammino.

Come funziona il tuo processo creativo, per quanto riguarda l’ambito musicale?

Nasce spontaneo, trabocca dal cuore, un impulso irrefrenabile. Quando scrivo testi e compongo, sento che c’è qualcosa da dire. C’è da cantare del mondo che verrà e del ruolo fondamentale che giochiamo tutti noi affinché sia un futuro felice e innovativo. Avverto questo bisogno di raggiungere gli altri che sono lì, più vicini che mai, perché la musica compie questo miracolo: ci unisce tutti invisibilmente, ci carica e ci nutre. Annulla le distanze, neutralizza le differenze, ci benedice di un’energia vitale molto potente; se ci abbandoniamo ad essa ognuno di noi troverà il messaggio perfetto che risuonerà in sé. Da lì poi è un attimo per me correre in studio e affidarmi alla mia squadra di fiducia. Seguo tutto: gli arrangiamenti, la scelta dei suoni, la produzione.

Chi ti affianca in questo percorso?

Phil Palmer e Max Minoia mettono i loro accordi più belli. Collaboro con artisti come Steve Ferrone alle batterie (Eric Clapton, Micheal Jackson), oppure Alan Clark (Dire straits), Peter Gordeno (Depeche Mode). La lista è lunga! A volte condivido il testo con straordinari colleghi come Lorenzo Vizzini (Renato zero, Emma Marrone) e Gianna Simonte, la mia amica della vita e grande autrice. Mi avvalgo sempre di un vocal coach per cantare. Faccio questo mestiere con gli artisti che produco e, quando tocca a me, amo cambiare ruolo e avere a mia volta chi mi consiglia. In studio voglio anche un coach per le lingue e dei coristi, dopodiché la testa è già al videoclip, alle immagini che voglio creare con il mio regista Luca Bizzi. Si tratta di un atto comunicativo fondamentale per raggiungere le emozioni e la fantasia delle persone, per suggerire messaggi importanti e che possano essere per chi ascolta fonte di ispirazione.

Artisti che ti piacciono e che influenzano il tuo modo di scrivere?

Madonna, Lady Gaga, Whitney Houston, Celine Dion, Lionel Richie, Claudio Baglioni, Renato Zero, Raffaella Carrà. Ognuno contestualizzato nella propria epoca e con il proprio messaggio. Sono stati e sempre saranno per me grande fonte di ispirazione.

Che progetti hai per il futuro?

Una lunga promozione per “Il coraggio delle idee”, tra radio ed interviste. Il brano uscirà anche in versione spagnola con il videoclip per i paesi latini e, quasi certamente, anche in Italia.
Inoltre, sto lavorando insieme al giornalista e regista Giovanni Pirri al documentario-reality nato proprio con il videoclip de “Il coraggio delle idee”, con il quale vogliamo raccontare il talento, la creatività e l’umanità degli italiani. Siamo un popolo dai mille talenti, dal cuore generoso e con la capacità di sorridere e non arrendersi mai, neanche nei momenti più bui, sempre pronto a rimboccarsi le maniche e reinventare il proprio domani. Presenteremo questo documentario ai vari festival del cinema e della televisione. Sto anche preparando una raccolta di tutti miei brani e relativi videoclip per celebrare i miei 50 anni ed a maggio pubblicherò un frizzante singolo estivo.

Ringrazio NUMA per essere stata con noi qui su Music.it. Questo spazio è tuo, per aggiungere tutto quello che vuoi.

Le canzoni per me sono come piante che germogliano, innaffiate dal sole e dalla pioggia delle emozioni. Un’opportunità preziosa per unire anche persone molto diverse o lontane sotto lo stesso cielo fatto di note e magia. A chi mi legge, voglio dire di non smettere mai e dico mai di credere nei propri sogni e di dedicarsi alla loro realizzazione. La vita che vogliamo possiamo costruirla su misura solo noi e se non ci crediamo per primi nessuno lo farà al posto nostro.
Quindi, forza ragazzi! Non mollate mai!

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