Ciao Original Sicilian Style! Bevenuti sul portale di Music.it! Cominciamo da voi: Vito il principe, Luca Lorca assassina, La Rizzo e Maestro Garofalo. Come mai questi soprannomi?
Come spesso succede: a volte per caso oppure perché si è sempre stati soprannominati cosi in gioventù!
Com’è nata invece la scelta del nome del gruppo?
Il progetto nasce con l’obiettivo di creare uno stile originale e, allo stesso tempo, legato alle tradizioni della nostra terra.
Avete fatto di recente un tour in giro per l’Italia. I lettori di Music.it saranno sicuramente curiosi di sentire qualche aneddoto accaduto “dietro le quinte’’. Raccontatemi qualcosa di inedito e divertente!
I nostri viaggi sono sempre esilaranti! Ognuno di noi, nel profondo, ha delle doti comiche nascoste o delle caratteristiche caratteriali che inevitabilmente vengono prese di mira dal resto della band. Impossibile quindi raccontare un singolo episodio: ogni momento sarebbe da raccontare e i vostri lettori, per capirlo, dovrebbero viaggiare con noi!
Vi definiscono ambasciatori del reggae siciliano’. Vi riconoscete in questa definizione?
Crediamo che in molti siano ambasciatori del reggae siciliano. Noi facciamo musica perché sentiamo il bisogno di dire qualcosa a modo nostro. La definizione ci lusinga e speriamo che la nuova ondata musicale che ci ha attraversato continui ad incuriosire i nostri ascoltatori!
Quali sono le influenze musicali degli Original Sicilian Style? Quali sono gli artisti che secondo voi vale la pena seguire oggi in Italia?
Le nostre influenze musicali sono molteplici, anche perché ognuno di noi ha un background musicale diverso. Gli artisti da seguire, secondo il nostro punto di vista, sono quelli che stanno fuori dai contesti musicali commerciali e che hanno contenuti interessanti perché non si piegano alle logiche del mercato.
Il vostro ultimo singolo “Ritmoinlevare’’ è un brano molto allegro e anticipa il nuovo album “Kuttigghiari”. Cosa volete trasmettere ai vostri fan?
Il brano in sé è un inno alla musica reggae e ai benefici che si possono trarre dal suo ascolto. Il nuovo disco, musicalmente più complesso di quelli precedenti, segna una crescita della band e tratta molteplici argomenti. Lo ascolterete molto presto. e poi ci farete sapere.
Da cosa nasce il titolo del vostro nuovo album “Kuttigghiari”?
Il titolo trae ispirazione da un’opera d’arte del maestro Enzo Scuderi che raffigura un momento di cuttigghiu, che significa spettegolare. Abbiamo trovato una connessione con uno dei nuovi brani scritti da Enrico. Il maestro Scuderi è stato entusiasta di sapere che una sua opera sarebbe stata l’immagine portante del nostro nuovo progetto.
Essere un gruppo ha lati positivi e negativi: quali sono le cose che vi accomunano e quali sono invece le cose per cui vi scontrate?
Negli anni la band è diventata una seconda famiglia e, come avviene in tutte le famiglie, ognuno ha il proprio carattere e i propri punti di vista. La cosa importante è saper ascoltare, trovare sempre un punto di incontro e imparare a chiedere scusa quando si esagera. La verità è che ci conosciamo talmente bene da saper limare gli angoli del nostro carattere che potrebbero contrastare troppo con quelli degli altri.
Una domanda a bruciapelo: fareste mai un talent? Pensate sia una buona vetrina per le band emergenti o solamente una fabbrica di illusioni?
I talent richiedono molti compromessi e a noi, i compromessi, non piacciono proprio!
Lasciate ai nostri lettori un saluto commentando come vedete gli Original Sicilian Style nel futuro!
Luca sarà sicuramente in un’isola caraibica con i suoi lunghi dread, tutto il giorno in pantaloncini ed infradito. La Rizzo al contrario sogna il freddo ed il nord Europa, venderà arancini ad Oslo. Il maestro Garofalo invece si trasferirà in Jamaica a suonare in spiaggia. Enrico continuerà a scrivere canzoni e viaggerà per fare da collante tra tutti noi. Continueremo a produrre musica anche a milioni di km di distanza l’uno dall’altro!