A un anno di distanza da “Cara Italia”, singolo che ha accumulato 107 milioni di visualizzazioni su YouTube, Ghali torna a scuotere gli italiani con un concetto semplice quanto profondo grazie al brano “I Love You”. In uscita oggi, il pezzo è già stato presentato e sparato a massimo volume nella Casa Circondariale di San Vittore, tra giovani detenuti e detenute. Il giovane rapper ha interagito così con i carcerati, condividendo con loro il progetto per tentare di portare quelle voci al di là delle sbarre. Il videoclip, infatti, conterrà parti delle interviste realizzate con i detenuti.
“I Love You” vuole essere un mezzo, più che una semplice canzone.
“I Love You” vuole essere un mezzo, più che una semplice canzone. Ghali ha impresso nel brano le anime di chi la prigione è costretto a viverla quotidianamente. Nei giorni trascorsi nel carcere ha ascoltato storie di pentimenti, affetti mancati, desideri di rivalsa e riscatto. Con “Cara Italia”, Ghali aveva l’intento di lanciare un messaggio d’amore e scuotere dal torpore chi vede il diverso come una minaccia, e rendere il tutto un nuovo inno generazione. “I Love You” viene invece dedicata, sempre con profondo amore e affetto, a chi l’amore per il prossimo lo ha davvero. A chi gli sta accanto. A chi è umano.
Ghali con “I Love You” saprà far risuonare le corde emotive di chi vive nella paura del diverso.
Ghali, nato nella periferia di Milano, entrò per la prima volta a San Vittore per andare a trovare il padre, ai tempi detenuto. Da qui la scelta del luogo. Ora a San Vittore c’è il murale realizzato dallo stesso Ghali insieme all’artista napoletano Jarot, con su scritto «La musica libera tutti». Ora a San Vittore c’è la testimonianza di chi non ha perduto la speranza. “I Love You” è una «lettera d’amore a un carcerato immaginario», e saprà far risuonare le corde emotive di chi vive nella paura del diverso.