Ci sono gruppi che sono in grado di mangiare il palco, di dominarlo come un cowboy con un cavallo imbizzarrito, gruppi che fanno divertire il pubblico, e altri che seppur a livello scenografico siano statici, conquistano con la loro perfezione. Poi ci sono i Pinguini Tattici Nucleari. Loro fanno parte di quel mondo che riesce a fare un po’ tutto, che non ti fanno staccare gli occhi dal palco, neanche durante i momenti morti, sempre che ce ne siano. Non da meno anche i Joe Victor, band in apertura. E sì, non mi vergogno a dire che è stato il mio primo concerto da “pinguino” e lo rifarei altre 100 volte. Oltretutto a giudicare dalla marea di persone che si baciavano tra il pubblico, ballavano e si strusciavano anche, sembra che i ragazzi sappiano anche stimolare l’ormone.
Gabriele Amalfitano, frontman dei Joe Victor
Come detto poco sopra, in apertura di concerto i Joe Victor. Band romana dall’incredibile carisma che si muove su un genere funk rock anni ’60. Insomma, una bomba di ritmo. Il pubblico li accoglie benissimo, molto meglio che tante band “spalla”. Fanno divertire si divertono sul palco. Tante canzoni talmente tirate dalla voglia di fare dei ragazzi che sono sembrate tutto un lungo brano. Tra il pubblico anche chi non li conosceva, è rimasto piacevolmente colpito. Si arriva quindi con i Joe Victor alle 22.00 e dopo mezz’ora di attesa è la volta dei Pinguini Tattici Nucleari. Chi li ha sentiti solo nella loro versione “studio” non ha idea di quanto in realtà siano ben più capaci. (Ndr: non che le versioni studio siano da meno, qui la recensione del loro ultimo album).
Salgono sul palco e sembrano quasi imbarazzati, per loro sono i primi palchi importanti e sinceramente mi aspettavo uno spettacolo per così dire “statico”. Non potevo sbagliarmi di più. I Pinguini saltano letteralmente per tutto il palco, si scambiano gli strumenti, sono tutti preparatissimi e sono tantissimi. Infatti la band è composta da ben 6 membri, che sanno amalgamare la musica in maniera esemplare. Il concerto non ha una pecca e la band si trova così tanto in sintonia con il pubblico da riuscire a conversare con loro in maniera semplice e diretta. Le luci e la coreografia nei led alle loro spalle è perfetta. Ogni brano è accompagnato da un video collegato, minimale ma d’impatto.
i Pinguini Tattici Nucleari e il “Sashimi”
Non mancano le sorprese, tra cui alcune particolarmente memorabili, come la presentazione del brano “Fuori dall’Hype”, parafrasato in circa 4 minuti, senza musica, in maniera assolutamente divertente. Il palco diventa la scena di una stand-up comedy ben riuscita, e il pubblico ride. Poi è il momento di “Sashimi”. I Pinguini Tattici Nucleari vestono dei kimono tipici giapponesi mentre si esibiscono, deciamente suggestivo. Arriva finalmente “Verdura” primo singolo del nuovo album, e Riccardo Zanotti tira fuori un cesto di “Vera lattuga romana”, che lancia al pubblico durante il brano.
Momenti di alta cultura durante “Fuori dall’Hype
Infine, i Pinguini Tattici Nucleari fanno un’altro regalo al pubblico, subito dopo essere riusciti a far mettere seduti tutti gli spettatori all’ippodromo di Capannelle. I preservativi dei Pinguini Tattici Nucleari, rimanenze del vecchio merchandising della band che non potendo più essere vendute, per motivi di etichetta, fungono da feticcio per il pubblico. Ne vengono lanciati due, con una forte raccomandazione: «Ragazzi, sono scaduti nel febbraio 2019, non usate i preservativi. O meglio, usate SEMPRE i preservativi ma non questi, noi non siamo responsabili per nulla di ciò che potrebbe accadervi». Insomma una grande festa quella della band, che ha letteralmente conquistato e fatto ballare chiunque, dai paganti sotto palco fino agli spettatori più lontani.
Di seguito tutte le foto del concerto