Il duo Respiro in una foto promozionale.
Il duo Respiro in una foto promozionale.

RESPIRO: “In ogni genere c’è una rivoluzione che bisogna cogliere e fare propria”

Respiro, è un onore avervi su Music.it. Siamo curiosi di conoscere un vostro ricordo legato alla musica che ancora non avete svelato a nessuno. Raccontatecene uno!

Ciao a voi! Il piacere è tutto nostro.
Lara: Così di getto mi viene da pensare a quando è iniziato tutto quanto: in un garage, a quattro anni, con un piccolo ombrellino dell’Orso Yoghi e la mia passione per i musical. Avevo inventato una danza in cui le mie gambe seguivano i movimenti dell’ombrello, tutto questo mentre cantavo brani inventati sul momento.
Francesco: Non posso che pensare alle sigle dei cartoni animati che più amavo e in un certo senso amo ancora. Per citarne qualcuna: Goldrake, Jeeg Robot d’acciaio, Mazinga Z, L’uomo tigre… Mi diverto tantissimo a riadattarle per violino solo.

Cosa ha fatto incontrare i Respiro? Si può parlare esclusivamente di passione musicale o c’è dell’altro?

Quello che ci ha fatto incontrare è stato il desiderio di far parte di un progetto nostro, che fosse anche unico nel suo genere. Abbiamo messo in piedi un duo pop con violino e voce, quindi per quel che ci riguarda ci siamo riusciti. Poi alla musica si è aggiunto anche tanto altro.

Quanto ha influito la vostra terra di origine nelle vostre canzoni?

La nostra terra è un luogo eccezionale in cui scrivere. Ha il ritmo giusto, non mette fretta, non ti confonde e sa accoglierti quando hai bisogno di evadere. Quindi è stata ed è fondamentale, anche se non troverete echi di musica tradizionale salentina nei brani.

Quale genere o artista ha influenzato maggiormente la vostra esperienza musicale?

Ci piace esplorare tutti i generi, essere aperti a qualunque cosa senza pregiudizi. Possiamo passare da Mahler ad Eminem senza alcun problema.
Lara:Personalmente non posso che parlare dei Radiohead e di tutta la scena alternative rock in generale. Cito anche i Portishead e il rock anni ’70, in particolare The Doors e Led Zeppelin. Mi piace molto anche la musica underground italiana, come i Baustelle.
Francesco: Oltre che della musica classica, sono un’amante della musica jazz, la studio, la pratico, la scrivo e la vivo ogni giorno. Sono affascinato soprattutto dalla scena jazz nord-europea. Per citare qualcuno, Avishai Cohen, i GoGo Penguin, Esbjörn Svensson Trio; quindi parliamo di un jazz estremamente contaminato.

In che modo definireste il vostro genere?

I Respiro condividono l’amore per l’elettro-pop (Kimbra, St. Vincent) e per l’alternative hip-hop italiano (Caparezza, Frankie Hi-NRG MC). Se proprio siamo costretti a definire il nostro genere, possiamo dire che è un po’ a metà tra l’elettro-pop, il pop d’autore e per certi versi l’hip-hop alternativo italiano.

A febbraio è uscito il vostro secondo album. Come nasce l’idea di “unPOPopositivo”?

Nasce dall’idea di dare una svolta al nostro sound, abbracciando sonorità più moderne e vicine alla musica elettronica, parlando di argomenti a nostro avviso molto urgenti: i diritti LGBT, l’emarginazione sociale, il razzismo, i conflitti familiari… Tutto questo conservando e proponendo a chi ci ascolta, un atteggiamento costruttivo e propositivo di fronte a delle problematiche, senza rischiare di essere retorici e buonisti.

Il videoclip di “unPOPopositivo” è un mix di colori e musica. Perché credete siano questi gli ingredienti che svegliano dall’attesa?

Perché sono le stesse cose che hanno portato noi ad un’evoluzione e speriamo possano essere d’aiuto anche agli altri.

Avete già pensato a quali ingredienti usare per le prossime canzoni?

Ci stiamo pensando, ma non ci piace l’idea di stabilire degli ingredienti, vogliamo anche poter pasticciare un po’ che non fa mai male. Sicuramente i capisaldi continueranno ad essere le tematiche a sfondo sociale, perché è anche una nostra (dei musicisti) responsabilità parlarne.

La canzone “unPOPopositivo” ha il sapore della speranza. Dove sono dirette le vostre strade?

La nostra strada va sempre verso la musica, poi speriamo che lei possa portarci anche oltre.

Ringrazio i Respiro per essere stati con noi. Le ultime righe sono tutte per voi, siete liberi di fantasticare e dire ciò che volete!

Vi mandiamo un abbraccio unPOPositivo e vi ringraziamo per la bella chiacchierata. Seguite Respiro su Facebook, Instagram e Youtube, venite a trovarci durante i live e sostenete la musica indipendente. Bless!

 

Exit mobile version