Riccardo Mazzon è il giovane cantautore emergente che il 12 settembre ha pubblicato in maniera indipendente il suo album d’esordio. De “Lo Spazio del Silenzio” ha scritto sia testi che musica, portando così alla luce il suo viaggio personale all’interno di un mondo da scoprire in questo primissimo lavoro.
Quello di Riccardo Mazzon è un lavoro semplice, che potrebbe sembrare anche anacronistico rispetto ai generi musicali che oggi hanno più successo in Italia. La voce non è quella graffiante dell’indie-rock, né quella poeticamente stonata dei tanti Calcutta che si ripetono sulle nostre radio. D’altronde quello che “Lo Spazio del Silenzio” vuole essere è un messaggio di vita normale, non una storia eccezionale, tra amori maledetti e crisi esistenziali.
Negli arrangiamenti curati da Lorenzo Faggin, si snoda infatti il racconto nitido della vita di un venticinquenne di oggi, consapevole anche di avere tutta una vita davanti per vivere mille altre esperienze. “Giocheremo ancora” apre l’album testimoniando da subito la formazione di chitarrista che Riccardo Mazzon ha iniziato nel 2006. Il riff appena pizzicato accompagna così il testo forse più curato di tutto l’album, dove la scrittura è più elaborata ma allo stesso tempo scorrevole.
Lo spazio del silenzio che accomuna tutti i testi dell’album di Riccardo Mazzon è il nostro spazio più intimo, dove perderci per poi ritrovarci più consapevoli di prima.
Spaziando tra vari rimandi ad altri generi, risuonano sound più ricercati, come quello velatamente funky di “Stupide Parole” o il più classico della ballata. “La cosa più bella” racconta con occhi maturi le sensazioni di quello che è stato e sarà sempre il primo amore ormai perduto. Cioè il tema più universale, che, proprio per questo, insieme agli arrangiamenti semplici, rimane impresso nella mente dell’ascoltatore.
Con “Senza un manuale” Riccardo Mazzon esprime tutta la sua voglia di vivere, che in fondo significa buttarsi a capofitto con un po’ di spensieratezza anche se il destino è poco generoso. “Lo Spazio del Silenzio” , canzone che dà il nome all’album, è l’emblema infatti di tutto il lavoro che l’autore ha voluto esprimere attraverso questo esordio.
“Lo Spazio del Silenzio” è un album on the road, di quelli che accompagnano i viaggi in macchina, perfetto per cantarci sopra per tutta la sua durata. E perfetto per i viaggi in solitaria, chiusi nella nostra mente, mentre ci addentriamo inconsapevolmente nei grandi temi della vita: l’amore, i sogni, il rapporto con Dio. L’importante però è non abbandonare mai la serenità anche un po’ imprudente che riesce a smuovere le energie per spingerci ad andare avanti.
Lo spazio del silenzio che accomuna tutti i testi dell’album è allora il nostro spazio più intimo, dove perderci per poi ritrovarci più consapevoli di prima. E se l’esordio di Riccardo Mazzon può sembrare acerbo e fuori dal coro, è innegabile la genuinità con cui ha deciso di presentarsi alla discografia italiana.
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RICCARDO MAZZON
LO SPAZIO DEL SILENZIO
12 settembre 2018
Autoprodotto
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