Il cantautore Vincenzo Romano, in arte rOMA.
Il cantautore Vincenzo Romano, in arte rOMA.

ROMA: “Ho qualcosa da dire e lo faccio a modo mio”

Ciao rOMA! Partiamo subito in quarta! Raccontaci un tuo segreto legato alla musica.

Una scoperta che ho fatto in questi anni e di cui mi sono sorpreso anche io è che sono riuscito ad abbattere molti – tanti – paletti che riguardano la composizione, la metrica e scrittura. Solo qualche anno fa mi sembrava impossibile arrangiare un brano e poi scriverne il testo. La musica ha questa cosa: non smette mai di sorprenderti.

La tua musica è puro cantautorato rock italiano. Sembri fregartene delle mode, andando controcorrente. Eppure il tuo sound risulta più moderno di chi è di tendenza oggi. È una scelta precisa per emergere o semplicemente fai ciò che ti piace?

Io faccio semplicemente quello che mi piace e che sento di voler fare. È chiaro che con produzioni indipendenti questo è facilitato, ma alla base c’è un’idea chiara ormai. A 35 anni posso dire di sapere cosa voglio dare. Le mode restano, dettano leggi; l’industria discografica si adegua. Ma chi se ne frega! Io ho qualcosa da dire e lo faccio a modo mio.

Chi ha dato questa impronta alla tua musica? Di quali artisti ti senti l’erede?

C’è stato un periodo della mia vita che ascoltavo solo Timoria, Afterhours, Giorgio Canali. La fase adolescenziale è stata ricca di cose belle da ascoltare. Poi sono venuti i cantautori post moderni Niccolò Fabi, Mario Venuti, Cristiano De André, Zibba. La musica di casa nostra l’ho divorata senza perdermi niente. Anche il pop e le sue derivazioni mi hanno influenzato. Io mi sento esattamente in mezzo a tutto questo, che è il calderone della nostra produzione italiana dagli anni ’90 a metà ’00.

In una società che sembra regredita di 50 anni, mancano voci e penne che esprimano con sincerità ciò che pensano. Tu lo fai senza filtri e senza usare mezzi termini, e il tuo vasto seguito sembra apprezzare. Qualcuno ha mai cercato di censurarti?

Mai! E devo dire la verità, in virtù di quello che dicevo prima, sull’abbattimento di alcuni paletti compositivi: oggi più di ieri riesco ad incazzarmi sul serio quando scrivo, e non ho più timore di usare certi termini, che hanno la forza giusta se usati con gusto.

Sta per uscire il video di “Cuore sano”. Cosa dobbiamo aspettarci? Anche questa volta torturerai il bassista, dopo averlo fatto congelare?

Le torture ci saranno eccome, ma gli attori sono cambiati. In realtà sarà il sequel de “Le dame e la luna”. Ora lei, il robot che ha ucciso il suo creatore, rapisce noi. Ma non sveliamo le sue intenzioni. Abbiamo fatto come sempre le cose per bene, ma con buona dose di ironia stavolta. È giusto ogni tanto sapersi prendere in giro. Il clip speriamo di farlo uscire a fine agosto o primi di settembre.

Quale sarà il futuro di “Solo posti in piedi in Paradiso”? Fra la track-list ci sono altri futuri singoli o stai lavorando ad altro materiale?

Con la squadra Tesseraurea Filmaking abbiamo già lo script per il terzo singolo, che sarà la proprio la title track “Solo posti in piedi in Paradiso”. Io sono già a lavoro su brani nuovi. Avrei in mente un EP di 5 canzoni per fine 2018.

Grazie rOMA per essere stato con noi. Vuoi aggiungere qualcosa?

Grazie a voi, e buona musica!

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