Se c’è una cosa che si capisce da subito, senza neanche aver ascoltato “Secondo Tempo”, è la mancanza di paura che i Gran Torino hanno. Perché confrontarsi con l’eredità che un nome del genere si porta dietro deve essere rischioso. Sia che si tratti della storica Gran Torino della Ford, o del film capolavoro di Clint Eastwood del 2008, il duo formato da Daniele Berni e Marco Paradisi, prende così di petto l’immaginario cult. Lo stesso atteggiamento che possiamo riscontrare quando poi ci mettiamo ad ascoltare “Secondo Tempo”, l’album che arriva a quattro anni di distanza dall’esordio “Albero e Terra”.
Così il loro nome denuncia semmai una passione per la scena vintage e quindi un certo gusto per il citazionismo che però non sfocia mai nella presunzione. Nove tracce con le quali i Gran Torino non si risparmiano e scelgono di non cedere ad un solo genere musicale, restando però fedeli a un sound rock potente e immediato. Contemporaneamente , infatti,“Secondo Tempo” si lascia a volte sedurre da linee più moderne e in grado di contestualizzare l’album nella discografia di oggi. Ma l’elettronica in questo caso non prende mai il sopravvento e i Gran Torino dimostrano così di saper tenere bene le briglie della composizione.
Se c’è una cosa che si capisce da subito, senza neanche aver ascoltato “Secondo Tempo”, è la mancanza di paura che i Gran Torino hanno.
Ecco che allora “Secondo Tempo” diventa un bel viaggio da percorrere, senza sforzo e senza inganno. La musica non si adagia neanche un attimo, in un continuo movimento che riesce a prendere l’ascoltatore. Le sfumature cambiano sempre: ora un sound alternativo tipico degli anni Novanta, ora sintetizzatori più contemporanei. Ma “Secondo Tempo” è in realtà un album che fa dell’eterogeneità il suo punto di forza, riuscendo a creare uno stile personale e immediatamente riconducibile ai Gran Torino. Così è “Che Fine Vuoi?”, il primo singolo estratto pubblicato nel 2018, dove il duo dimostra di essere aperto a linee più sperimentali.
Il secondo singolo “Abbracciami”, invece, mostra un lato più melodico dei Gran Torino, che però non perdono il mordente, riuscendo a mantenere alta l’attenzione e soprattutto il ritmo. Procedendo con l’ascolto, “Sei Ore” e la title track “Secondo Tempo” rappresentano forse il punto più alto di tutto l’album. L’album alla fine si destreggia alla perfezione tra temi più universali e spunti intimi e dal sapore quotidiano. Senza voler per forza raggiungere la perfezione, i Gran Torino hanno scelto di prediligere l’energia, in un continuo scambio dinamico con il pubblico. Ad ascoltarlo questo secondo album, il tempo scorre velocemente, ma non lascia mai l’amaro in bocca.