“Silent Enemy” è il nuovo EP dei Black Sun. Dopo il cambio di formazione data dall’uscita del frontman Chemel Neme, la band ecuadoriana torna in scena con brani cantati da guest artist di fama mondiale. L’EP è prodotto da Nino Laurenne, che testimonia lo sposalizio della band con alcuni tra i più importanti esponenti della scena power metal finlandese. L’album è composto da sette brani, tre dei quali (“Moebius”, “No Return” e “Finale”) in veste di interludi strumentali, pensati come parte di una colonna sonora. L’uscita del disco è infatti accompagnata da un cortometraggio, con l’intento di arricchire l’esposizione del messaggio presentato in “Silent Enemy”.
Tra i brani che completano “Silent Enemy” troviamo “Resist”, brano orecchiabile in pieno stile power metal dove troviamo la voce di Netta Laurenne (Smackbound). Alla base del pezzo vi è la necessità di resistere e superare gli tutti gli ostacoli che si trovano nel proprio cammino. Segue “Terror Zone”, questa volta cantata da Henning Basse dei Firewind, con riff che riecheggiano i Judas Priest ed i Metallica del “Black Album”. Subito dopo, “Dark Mirror” è il primo brano interamente strumentale registrato dai Black Sun. Nel contrastante viaggio emotivo in cui si è trasportati dal pezzo ci si imbatte in rapidi colpi di scena ed assoli di chitarra ad opera di JF Aguirre e Petri Lindroos.
“Silent Enemy” dei Black Sun è un nuovo inizio per la band ecuadoriana, a causa della scissione con lo storico frontman.
L’ultima canzone di “Silent Enemy” è “Still Alive”, brano potente e veloce ma che al contempo non abbandona lo stile melodico proprio del genere. Il pezzo, nella forma di un vero e proprio inno power metal, è il primo singolo estratto dall’EP. Vi troviamo una varietà di performance vocali, tra cui spiccano quelle dei già citati Netta Laurenne e Henning Basse, Tony Kakko e Elias Viljanen (Sonata Arctica), Mr. Lordi (Lordi), Noora Louhimo (Battle Beast), Pasi Rantanen (Thunderstone), Jukka Pelkonen (Omnium Gatherum), Asim Searah (Wintersun / Damnation Plan), Topias Kupiainen (Arion).
“Silent Enemy” dei Black Sun è un nuovo inizio per la band ecuadoriana, ma lo stile del gruppo non sembra particolarmente alterato a causa della scissione con lo storico frontman. “Silent Enemy” è un EP ben prodotto, che nonostante l’impatto si presenta con toni leggermente più morbidi rispetto al disco precedente (“The Puppeteer”). I canoni del genere in cui si colloca la musica dei Black Sun, rappresentato da artisti come Gamma Ray e Stratovarious, sembrano essere rispettati anche con questo album. Non ci troviamo di fronte ad un disco particolarmente originale o innovativo, ma comunque l’inserimento di interludi destinati ad un utilizzo cinematografico può risultare interessante. Vedremo cosa riserverà il futuro ai Black Sun, per ora è tutto.