Sono molti gli artisti internazionali che in questo momento di difficoltà hanno fatto sentire la loro vicinanza all’Italia. Dai Pearl Jam a Brian May, dai R.E.M. agli U2, sono solo alcuni dei nomi che hanno dedicato un pensiero all’Italia pesantemente colpita dal coronavirus.
Sting, la sua “The Empty Chair” dedicata all’Italia
L’ultimo artista (ma non per importanza) che ha dedicato un brano al nostro paese è stato Sting, che definisce l’Italia il suo paese preferito e dedica “The Empty Chair” a “tutte le persone care che ci mancano”. Il video di Sting è stato condiviso su Facebook dal produttore di cinema e televisione Pascal Vicedomini che ha commentato così:
«Grazie Sting e Trudie per questo esclusivo messaggio d’amore per l’Italia. La vostra vicinanza al nostro paese e alla nostre gente ci tocca il cuore»
Il messaggio dell’Ex Police
In apertura al video Sting dice:
«Salve a tutti, miei amici italiani. Sono in Inghilterra, per ora libero dal virus ma come voi sto a casa per tenere la mia famiglia e i miei amici al sicuro. So quanto l’Italia ha sofferto e continua a soffrire. Guardo le notizie ogni giorno e mi rendo conto che quanto è successo in Italia adesso sta accadendo in tutto il mondo. Mi mancate tutti. Mi manca il mio Paese preferito. Mi manca la mia bella casa in Toscana. Sono sicuro che in questo momento terribile molti di voi si sono separati da quelli che amano. Questa canzone parla delle persone care che ci mancano. Di chi non può tornare a casa e così lasci al tuo tavolo una sedia vuota per ricordarli»
Il grande amore di Sting per il nostro paese
Sting è molto legato al nostro paese, al punto che anni fa ha acquistato una tenuta tra Firenze e Arezzo che è diventata una vera e propria seconda casa per lui e sua moglie. In questa tenuta l’ex Police si dedica alla produzione di olio e vino e, quando può, si intrattiene con i molti visitatori e curiosi che passano per stringere la mano a questo grande artista e fare due chiacchiere con lui.
Il brano che Sting dedica all’Italia, “The Empty Chair”, fa parte della colonna sonora del documentario del 2016 “Jim: The James Foley Story” e ed contenuta anche nell’album “57th & 9th,” album numero dodici della carriera solista di Sting.
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