TAVERNA UMBERTO I: "Solo l’amore resta per un cuore in festa a far gioire l’anima"
I fratelli Taverna Umberto I in uno scatto promozionale
I fratelli Taverna Umberto I in uno scatto promozionale

TAVERNA UMBERTO I: “Solo l’amore resta per un cuore in festa a far gioire l’anima”

Taverna Umberto I, benvenuti su Music.it! Diamo inizio a questa intervista con un vostro ricordo: raccontate ai lettori un aneddoto, meglio se strano e imbarazzante, legato alla vostra carriera musicale!

Di ricordi ce ne sono veramente tanti, tutte le stranezze più simpatiche ci sono capitate agli inizi della nostra carriera musicale. Ad esempio un episodio imbarazzante, che ormai ricordiamo con molta allegria, capitò a Giuseppe: alla fine di un’esibizione uscì dal palcoscenico portando con se chitarra e rispettivo cavo jack ancora collegato, immaginate il botto di quando il cavo si stacco dalla chitarra! O quella volta che Gianfilippo suonò una tastiera non nostra durante una jam con una tonalità avanti di due toni a nostra insaputa: uscì fuori un genere musicale tutto nuovo!

Chi sono i Taverna Umberto I e com’è nata l’idea di fondare questo progetto?

I Taverna Umberto I sono due fratelli che vedono la musica attraverso l’anima del cantautore, ricercando continuamente nuovi stimoli e orizzonti, con l’esigenza di raccontare la vita che ogni giorno cambia come cambiano gli accordi di una canzone, cantano quello che vivono, la gente, la città, l’amore, i ricordi e quelle emozioni che a volte è difficile comunicare. Il nome Taverna Umberto I è infatti un omaggio ad uno storico locale di Piazza Armerina, ma soprattutto ad un modo di vivere la vita fatto di cose semplici, di gesti importanti, di sentimenti sinceri.

Quando è uscito il vostro primo album? E quando “Passo Dopo Passo”?

Nel 2008 esce il primo album in studio, “Parole dal Sud”, composto da brani inediti e testi autobiografici, tratti da storie vissute e immaginate che richiamano colori e profumi della nostra terra e di emozioni che a volte toccano il cuore di chi li ascolta, ma anche critiche rivolte alle problematiche della società. Negli anni seguenti i Taverna Umberto I si esibiscono in diversi locali, festival e teatri, affermandosi nel territorio siciliano e collaborando con importanti musicisti del panorama nazionale. Nel 2016, dopo tanti live alle spalle e diverse collaborazioni, tornano in studio per scrivere il nuovo album. Dopo un intenso percorso introspettivo, esperienze di vita e crescita personale, dall’anima cantautorale nasce il nuovo progetto. Il 3 Gennaio 2019 esce ufficialmente il secondo album “Passo Dopo Passo”, un cammino musicale con la collaborazione di Musicisti Amici che sposano la realizzazione del disco.

Quali sono i gruppi che hanno ispirato la vostra musica? C’è un artista in particolare che vi accomuna?

I gruppi e gli artisti sono davvero tanti, abbiamo ascoltato di tutto e continuiamo a farlo per ampliare la nostra cultura musicale cercando di trovare nuovi stimoli. Siamo cresciuti ascoltando i grandi cantautori, italiani e stranieri, che poi alla fine ci hanno portato ad essere quello che siamo non solo musicalmente.

Quando è nata la vostra prima canzone e quali sono gli ingredienti che non possono mai mancare nelle vostre composizioni?

La prima canzone nasce tantissimi anni fa quando il duo non esisteva nemmeno. Cominciò Giuseppe – il più grande – a fare le prime esperienze musicali esibendosi in vari festival canori sfoggiando le prime canzoni con testi già importanti e sul sociale. Successivamente si inserisce Gianfilippo e, invogliato dal fratello, comincia ad appassionarsi a questo mondo meraviglioso che non lascerà più. Pensiamo che nella musica come nelle canzoni e nei testi non deve mai mancare quella dose di emozione, voglia di comunicare e di raccontare.

Come sono cambiati i Taverna Umberto I nel corso degli anni? E il vostro modo di fare musica?

Come dice Siddharta tutto cambia e anche i Taverna Umberto I cambiano ad ogni esperienza musicale. Con il passare degli anni ti accorgi di prendere più consapevolezza non solo nell’ambito musicale ma nella vita stessa e quando ti accorgi di stare con i piedi per terra anche la musica che fai cambia in meglio.

«Incostanza e leggerezza nello stesso tempo, resurrezione dell’anima e silenzio lento». “La Ninfa delle Primavere” è un brano che colpisce per la sua ventata di freschezza. Cosa vi ha spinto a scrivere questa canzone? Quale messaggio volete far arrivare a chi l’ascolta?

La “Ninfa delle Primavere” è un brano sulla consapevolezza e parla di una farfalla che all’improvviso si posa sulla spalla e dopo aver sostato per un istante, riprende il volo e la sua vita, sapendo che durerà solo un giorno. Noi abbiamo tutta una vita davanti e a volte non ce ne rendiamo conto facendo scaturire dalla nostra mente mille paranoie; viviamo nella paura infondata pensando costantemente al passato o al futuro. Ecco, la farfalla mi fa capire che durante il suo breve giorno di vita vive intensamente l’adesso senza pensare.

Due fratelli e il caldo sangue siciliano: che ruolo ha la Sicilia nelle vostre canzoni? Quanto ha influito nelle vostre composizioni?

La Sicilia è stata la nostra musa ispiratrice, amiamo moltissimo la nostra Trinacria, le nostre radici, i mille racconti e le leggende, le contraddizioni e le bellezze, tutto questo è Taverna Umberto I.

Cosa fanno i Taverna Umberto I prima di salire sul palco?

Prima di salire sul palco o di esibirci ironizziamo su noi stessi, ricordandoci entrambi di dare il meglio in quel momento e perché no, un bicchiere di vino non guasta mai.

Imminenti live dove possiamo venirvi a sentire?

Un bel periodo musicale, in giro per lo stivale suonando in molti club e posti molto particolari come caffè ed enoteche letterarie, presentando il nostro nuovo disco “Passo Dopo Passo”. Per venirci ad ascoltare seguiteci su tutti i nostri social per visualizzare le date dei nostri live in continuo aggiornamento.

Vi ringrazio Taverna Umberto I, la nostra intervista è giunta al termine, ma il finale spetta a voi. Salutate i lettori con una citazione o con una frase tratta dalle vostre canzoni! Ciao!

«Solo l’amore resta per un cuore in festa a far gioire l’anima».