TONALITÀ di GIARGO IN ARTE è un album che sa di vero • MUSIC.IT
Giorgio Michele Longo, frontman di Giargo in Arte.
Giorgio Michele Longo, frontman di Giargo in Arte.

TONALITÀ di GIARGO IN ARTE è un album che sa di vero

giargo in arte tonalità coverSospeso, morbido, fresco: “Tonalità” è il primo lavoro full-length di Giargo in Arte. Il progetto, nato nel 2017 a Bologna, è incentrato sulla figura di Giorgio Michele Longo, cantautore e rapper foggiano di classe 1998. Completano l’organico Franzk_ (Federico Franciosi) in veste di producer e chitarrista, e FunkyCarlo (Carlo Cocciardi) al sax e al clarinetto. L’album segue gli EP “SALDI” e “RIVARENO COWBOY” (2019), riprendendo e rielaborando le sonorità lofi/hip hop presentate nell’ultimo titolo. I brani sono arricchiti con elementi ereditati dalla tradizione pop e jazz-pop italiana, facendo riferimento ad artisti della scena anni ’70 e ’80 come Sergio Caputo e Franco Califano. Il sound di “Tonalità” è vibrante, di facile fruizione e si presenta come una novità nel panorama musicale italiano.

Il sound di “Tonalità” di Giargo in Arte è vibrante, di facile fruizione e si presenta come una novità nel panorama musicale italiano

“Tonalità” di giargo in arte è composto da 10 brani. Si apre con “Quando Bevo”, uno dei pezzi forti del disco, dove un beat lofi a base di piano fa da sfondo a storie di notti fugaci, sfocate, a scene di vita serale di Foggia e Bologna. Segue “Come Mai Mi Manki Tanto”, con chitarre jazz e suoni di synth che sono un forte rimando al soul ed al pop anni ’80. La terza traccia è la title-track “Tonalità”, pensata come brano più ballabile e vicino al panorama dance. Degna di menzione è “Antenne”, un pezzo dai toni chill in cui vengono rievocate storie ormai finite. La traccia è stata realizzata con mezzi improvvisati durante il periodo di lock-down: ne è testimonianza il suono particolarmente primitivo e low-fidelity del brano.

In “Velluto Rosso” rhodes e sax onirici sono posti sullo sfondo di una lunga successione di sensazioni, colori e immagini di notti vissute. “Aperitivo” si presenta nella forma di un dialogo, consumatosi in un qualunque bar di città. La successiva “Sbirri” è un altro dei brani ben riusciti dell’album, forte di un ritornello cantabile e di chitarre che ricordano Tom Misch, ma che allo stesso tempo non manca di rimandi al panorama del cantautorato italiano di vecchio stampo. L’album si chiude con “Nudo”, pezzo soffuso ed introspettivo in cui chitarre acustiche e sassofoni tessono atmosfere malinconiche: «Ti rivedrò un giorno.» è la frase conclusiva del disco, che infonde quella nota nostalgica nell’ascoltatore.

“Tonalità” di Giargo in Arte è un disco autentico

La formula creata da Giargo in Arte in “Tonalità” è un mix di beat dal feel soul e jazz, chitarre, sax e sintetizzatori. Il tutto è unito ad un rap rilassato che prende ispirazione dalla canzone italiana, con rimandi al passato ma che si può ben collocare nella viva e attuale scena indie. Questa combinazione di elementi risulta particolarmente fresca e giovane, e si presenta come un sound diverso rispetto al cantautorato contemporaneo. L’album è un viaggio nella vita di uno studente ventiduenne single, che si sviluppa tra Foggia e Bologna. Giorgio Michele Longo è un attento osservatore e dipinge le scene rubate nei quartieri, nelle piazze, nelle strade, passando per finestrini di treni, autobus, traghetti notturni, birre, panini. I colori sono tenui, pastello, il filtro utilizzato è sognante, malinconico, leggero. “Tonalità” di Giargo in Arte è un disco autentico.