ALESSANDRO RAGAZZO: "Il mio EP RICORDI? è un pop evocativo e trasognante"
ALESSANDRO RAGAZZO-RICORDI
Alessandro Ragazzo in uno scatto promozionale.

ALESSANDRO RAGAZZO: “Il mio EP RICORDI? è un pop evocativo e trasognante”

Ciao, Alessandro Ragazzo! Benvenuto su Music.it. Di solito, iniziamo le nostre interviste facendoci raccontare un aneddoto imbarazzante legato alla musica dell’artista. Sei pronto?

Ciao a tutti! Beh, ricordo di una volta che ho suonato a una Sagra del baccalà, eheh, e all’epoca usavo molto la loop station per crearmi un po’ di basi più articolate dove cantare e suonare sopra. Ecco, anche quella volta lo feci, e alla fine del concerto si avvicinò a me un signore parecchio anziano che mi disse: «Sei giovane e bravissimo, ma te lo dico: non dovresti ingannare le persone e suonare in playback facendo finta che sai usare anche la chitarra. Non si fa, non si fa», e se ne andò. Da quel giorno non ho più usato la loop station.

Ti va di raccontarci i tuoi punti di riferimento in campo musicale?

I riferimenti sono moltissimi e vanno dal pop alla canzone, e non saprei come elencarteli tutti. Tra l’altro sto vivendo un periodo in cui sto ascoltando pochissima musica purtroppo. Qualche ispirazione per “Ricordi?” invece sono stati artisti come i The Beatles, Empire of the Sun, Cesare Cremonini, Vasco Rossi, Antonello Venditti, Oasis, Coldplay, Harry Styles, ma anche tanti altri.

Alessandro Ragazzo sappiamo che ti sei laureato al Conservatorio di Venezia in chitarra jazz. L’esperienza formativa in che modo ti ha aiutato nello scrivere canzoni?

Non direttamente, però studiare musica è fondamentale, che sia jazz, classica, rock o pop… e ogni cosa, senza che te ne accorgi, ti arricchisce in maniera incredibile. Non è un caso che tutti i migliori musicisti e cantautori che conosco abbiano una conoscenza trasversale della musica, almeno a livello di ascolti.

Hai già condiviso il palco con nomi importanti come Giorgio Poi, Galeffi e Ainè. Con chi ti piacerebbe suonare e duettare?

Mi piacerebbe molto fare un pezzo con Giorgio Poi, che è uno dei miei artisti preferiti in Italia. Un altro sogno potrebbe essere duettare o suonare con Cesare Cremonini che è uno dei miei idoli viventi.

Il 29 Maggio è uscito l’Ep “Ricordi?”, in tre aggettivi come lo descriveresti?

Pop, evocativo, trasognante.

Nell’Ep Ricordi ci sono 5 brani. Gli ultimi due “Perù” e “Mi sudano gli occhi (Marghera)”, incuriosiscono già dal titolo ci spieghi la loro genesi? 

Beh, “Perù” in realtà non ha ragioni specifiche di fondo, se non che mi piaceva il suono della parola ed era adatta al tipo di testo un po’ scherzoso ma lentamente cinico. Marghera invece è la mia città, dove sono nato e cresciuto, dove si è formata la mia persona, nel bene e nel male, tra le luci e le ombre di una periferia. L’espressione “mi sudano gli occhi” mi è venuta in mente cercando un modo per non dire “piangere” o comunque per non dire “mi sto commuovendo”, pensando a un ragazzo di periferia che prova dei sentimenti ma non vuole e non può assolutamente, per una sorta di “legge del branco”, ammetterlo davanti agli altri.

Parteciperesti mai a Sanremo Giovani o ad un talent?

A Sanremo Giovani sì; a un talent no.

Alessandro Ragazzo le ultime righe sono per te. Saluta i lettori di Music.it in totale libertà. 

Ciao a tutti, seguitemi e ascoltate il mio EP che sono sicuro vi potrà raccontare qualcosa in cui rivedervi e immedesimarvi aspettando i miei nuovi lavori e le prime date. Un grande grazie a Music.it e ci vediamo prestissimo. Un bacione.