“Tornado” è il secondo album di Charlie Risso. Quattro anni dopo la pubblicazione del suo album d’esordio “Ruins of Memories”, la cantautrice genovese rompe il silenzio con un nuovo lavoro che si colloca appieno nella sfera folk/indie-rock di stampo anglofono. La produzione di “Tornado” è a cura di Mattia Cominotto (Tre Allegri Ragazzi Morti, Meganoidi) e dell’arrangiatore Tristan Martinelli. Le sonorità sono eteree: il sogno, sospeso tra la luce e le tenebre, è la dimensione prediletta dell’album. Il tutto poi viene ricoperto da una patina di malinconia che fin dalle prime note determina il mood predominante del disco. Ciononostante, non si fanno attendere sprazzi di grinta ed energia che rivitalizzano l’ascoltatore.
Le sonorità sono eteree: il sogno, sospeso tra la luce e le tenebre, è la dimensione prediletta in “Tornado” di Charlie Risso
“Tornado” di Charlie Risso è un album di otto brani, piacevolmente diversi tra loro. Tra tutti segnaliamo la prima traccia, “Dark”, estratta come primo singolo dell’album, in cui un arrangiamento minimal valorizza le voci eteree e le armonie vocali, sulla base di una ritmica che ricorda il battito cardiaco. Segue “Nothing at All”, una ballad interessante in cui si fondono chitarre arpeggiate ed elementi più sperimentali. E poi ancora la veloce, energica ma malinconica “It Makes Me Wonder”, in pieno stile indie-rock d’oltremanica. L’anima folk di Charlie Risso viene completamente svelata in “Lord of Misrule”. È la penultima traccia del disco, in cui le chitarre acustiche sono lo scheletro di un brano velato dall’angoscia, ricco di influenze celtiche. Allo stesso tempo, nel pezzo non mancano elementi moderni che rendono l’ascolto mai scontato.
Si percepiscono in maniera indiscussa influenze di artisti come The Cranberries e Dolores O’Riordan nel modo di scrivere e di cantare di Charlie Risso in “Tornado”. Tuttavia non si può negare che la produzione dell’album sia stata orientata verso una palette tonale moderna e che guarda al futuro. Sintetizzatori, effetti ricercati e batterie elettroniche collocano sicuramente questo disco nel vivo della scena indie/folk contemporanea. Gli otto brani dell’album, che ben si distinguono l’un l’altro, mantengono sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore. Forse la ricerca sonora poteva spingersi ancora più lontano, al fine di celare i brani in un contesto meno pop e più sperimentale. Tuttavia, va riconosciuto che in “Tornado” di Chralie Risso ci sono brani che funzionano, e ci si augura che il successo non si faccia attendere.