Un tuffo nel passato, quello di Rocco Rosignoli che, con il suo nuovo album “Tutto si dimentica”, sembra dar vita a lontane atmosfere dal sapore idilliaco. Una presa di coscienza, scaturita dalla percezione di una mancanza e dalla consapevolezza della fugacità del tempo, porta il cantautore a eternizzare la sua memoria. Una memoria che, nello scorrere delle dieci canzoni, diventa collettiva. Un grido di speranza, un messaggio che oscilla tra gioia e malinconia.
“Tutto si dimentica” è un’appassionata ricerca, una poesia bucolica che mira ad evocare un mondo lontano nel tempo e nello spazio. Lasciarsi trasportare dalla musica e ritrovarsi in mondo favoloso dove tutto è ovattato e meravigliosamente possibile. Tutto questo si percepisce sin dalla prima traccia “Di là da quel fiume – Tutto si dimentica”. Sfiorare la soglia che divide la realtà dal sogno, ma non abbandonarsi. Il sogno, la poesia e la musica, sono gli strumenti privilegiati dal cantautore, di cui usufruisce per inebriarsi di bellezza e sfuggire ad una contemporaneità infuocata e rumorosa.
Rocco Rosignoli con il suo nuovo album “Tutto si dimentica”, sembra dar vita a lontane atmosfere dal sapore idilliaco.
Visionari sono i brevi racconti di apparente spensieratezza come “Il mulattiere” che sembra richiamare topos della tradizione medievale: come quello di un uomo che tra sogno e veglia viene portato via da una donna incantevole. Uno sguardo è rivolto alle ali di “Icaro”, una canzone di Anne Lister, che Rocco Rosignoli ripropone in un riuscito adattamento in italiano: un chiaro richiamo al mito, dove l’ebrezza del volo non perdona il calore del sole.
Il cantautore con “Tutto si dimentica” sembra guardare al presente con degli occhiali dalle lenti colorate, un guardare la nostra realtà quotidiana con sguardo lieve. Il sole, l’acqua, il bosco e il lupo sono le immagini poetiche che ricorrono nell’album e rimandano a temi di attualità, politici e sociali. Un lupo disperso, in fuga dall’inferno, compagni perduti e terre desolate. Che fine ha fatto l’amore se non diventare un travolgente desiderio?
“Tutto si dimentica” di Rocco Rosignoli è un’appassionata ricerca, una poesia bucolica che mira ad evocare un mondo lontano nel tempo e nello spazio
È proprio così, l’amore che tutto muove sembra non trovare dimora, libero di vagare nei più bei pensieri coinvolgendo corpo e mente, è inafferrabile. Sorrisi che sbocciano e fioriscono, foglie che cadono per germogliare nuovamente, nulla è eterno ed un soffio di vento cancella quell’attimo di felicità. Rocco Rosignoli conserva il ricordo come un fiore prezioso, che non può più tornare, nel suo canto d’amore.
Una varietà di strumenti come chitarre, violini, ma anche fisarmonica, armonium e mandolino, colorano e arricchiscono la poesia di Rocco Rosignoli. “Tutto si dimentica” è un canto libero, trasognato, un canto di lotte e di rivolta. Un luogo dove conservare i sogni e i desideri di un bambino fattosi uomo.