TV DUST: "Il nostro lavoro è frutto di impulsività e istinto"
Direttamente dall'underground milanese, i TV DUST hanno rilasciato il loro primo omonimo EP, già recensito sul nostro sito, prodotto dalla Occult Punk Gang.

TV DUST: “Il nostro lavoro è frutto di impulsività e istinto”

Ciao ragazzi e benvenuti su Music.it! Immagino siate dei tipi che difficilmente si imbarazzano. Tuttavia, un tentativo va fatto lo stesso, perché la prima domanda è rituale. Raccontateci un’esperienza carica di disagio umano che avete condiviso sotto il nome TV DUST.

La registrazione del disco è stata parecchio strana. È stata fatta al Caravan Studio di Macao a Milano, dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata. A dire il vero, fino a quando non è saltata la luce. Nell’atrio di Macao stavano facendo un corso di tango che, grazie a un generatore a gasolio, è riuscito a proseguire. Fatto sta che siamo dovuti uscire dalla saletta, completamente buia, parecchio alterati per le ore passate a suonare, le birrette e la nube di fumo che era diventata parte integrante della saletta. Ci siamo ritrovati in questa paradossale situazione: buio, poche candele accese, chi correva di qua e di là per capire cosa avesse causato il blocco di corrente e chi ballava a ritmo di tango.

Cosa avete fatto allora?

Siamo andati a mangiare un pessimo kebab e siamo tornati in saletta a bere altre birrette e cazzeggiare, illuminati dalla torcia di un cellulare fino a quando abbiamo deciso che sarebbe stato meglio tornare a casa. Alle 5 di mattina il nostro bassista si è svegliato in preda a coliche ed è svenuto in bagno di casa sua, perdendo un dente.

Con “S/T” l’effetto trance è dietro l’angolo. Qual è l’effetto che vorreste ottenere dall’ascoltatore?

Perdere la lucidità va benissimo.

Questa è una richiesta un po’ spinosa. Sintetizzatemi con quattro parole ogni traccia del vostro EP.

Sarebbe difficile trovare quattro parole per ogni canzone. Ognuno di noi ne troverebbe diverse. Siamo tutti e tre della Vergine! Ogni canzone è stata improvvisata al momento, buona la prima, solo una take per pezzo. Abbiamo solo messo a posto i suoni e fatto un mix/master. Tutto è frutto del nostro inconscio praticamente. Il cantante ha scritto i testi solo in un secondo momento, ascoltando le registrazioni. A posteriori potremmo dare delle definizioni personali, ma non quattro a testa. Se proprio vogliamo essere oggettivi, potremmo dire che per i primi due pezzi: punk! – cccp – french touch. Per “Little Church”: trip – synth – via Lorentaggio 31. Per le ultime due tracce: creepy – what is it?

Siete artisti di un genere molto particolare. Ci spiegate in cosa, secondo voi, il synth – punk si differenzia dalla wave? Cosa e chi consigliereste di ascoltare per facilitarne la distinzione?

Mah, boh! Per quanto riguarda TV DUST, tra di noi, non abbiamo mai affrontato discorsi del genere, non ha importanza. Anche il nostro ascoltatore dovrebbe fregarsene! Enjoy.

Chi sono i vostri esempi musicali?

Diciamo che forse l’unico genere che abbiamo nominato in saletta è stato il punk jazz. Jazz perché l’attitudine è quella di improvvisare alla grande. I momenti in cui ci sentiamo più a nostro agio mentre suoniamo è proprio quando capiamo che tutti e tre non sappiamo cosa stiamo facendo. Ci guardiamo, sorridiamo, e ci diamo dentro ancora più forte. Punk perché, vuoi o no, le cose che abbiamo ascoltato, che ascoltiamo, l’ambiente che frequentiamo, il modo in cui facciamo le cose, sono legate a questo ambiente. In generale d’esempio può essere “Ascension” di John Coltrane e la scena no wave newyorkese.

Questi sono gli anni della trap, del rap e della pop-dance. Quanto costa scegliere di non essere popolari?

Basta abbandonare la razionalità. Il nostro lavoro, infatti, è frutto di impulsività, istintività, passione, emotività. Le cose popolari sono spesso frutto di processi creativi studiati a tavolino. Diciamo che c’è più business che altro. Quindi è facilissimo scegliere di non essere popolari. Comunque sia, sotto sotto, nel nostro ambiente, anche noi cerchiamo la popolarità. Chi non lo farebbe?!

Spero vivamente che stiate già lavorando a qualcosa di nuovo. Ci spoilerate qualcosa?

Sì, abbiamo altri cinque pezzi, registrati praticamente subito dopo questo EP. Sono più scuri e dolenti. Li sentirete presto!

Vi lascio liberi di esprimervi in queste ultime righe. Usatele come volete.

Grazie alla Occult Punk Gang! Sin dalle prime prove sono stati presenti e ci hanno supportato alla grande. E grazie, naturalmente, a Macao!

https://occultpunkgang.bandcamp.com/album/s-t