UNA GIORNATA INFAUSTA esordiscono affidandosi a INCUBI SENZA HORROR
una-giornata-infausta incubi senza horror

UNA GIORNATA INFAUSTA esordiscono affidandosi a INCUBI SENZA HORROR

Dopo il primo EP omonimo, di qualche anno fa, contenete cinque brani, finalmente la band pescarese Una Giornata Infausta esce con il primo full length. “Incubi Senza Horror” racchiude undici canzoni, tra il prog e il post-rock, con sonorità che richiamano alla mente, a tratti, alcuni intro degli anni ‘70. Se consideriamo il cantato in italiano, che sicuramente è da apprezzare, riscontriamo una buona dose di spregiudicatezza delle liriche, fortemente al di là delle regole.

Non è semplice da subito la comprensione di questo disco, proprio per la particolarità delle liriche, che a volte si chiudono ermeticamente in loro stesse. Come la psichedelia anni ’70, spesso accompagnata da testi lentamente assimilabili, così in “Incubi Senza Horror” impieghiamo un po’ di tempo per capirne le intenzioni. Attenzione, non si sta facendo una critica negativa, perché se è vero che un po’ si rimane spiazzati, al contempo si apprezzano l’originalità della metrica e le parole.

Questo album lascia leggermente spiazzati, ma si apprezza l’originalità di metrica e parole

Ad anticipare l’uscita del disco della band abruzzese Una Giornata Infausta, ci sono i singoli “Un Viaggio Infinito” e “Il Televideo”, autoprodotti come tutto l’album. Il primo dei due brani rappresenta la descrizione, in metafora, di vite parallele, di diversi percorsi, destinati però a incontrarsi e fondersi nella stessa meta. “Il Televideo” invece, sempre attraverso l’utilizzo di espressioni figurate, evidenzia quanto siamo sommersi da informazioni eccessivamente dettagliate, rimpiangendo un po’ le sintetiche verità del televideo.

Oggi anche una semplice notizia può diventare spettacolo, cucendoci sopra particolari e dettagli che ne fanno svanire l’essenza, perché tutto deve essere show, intrattenimento, virale. Un brano che ci è piaciuto particolarmente è “Diverse Dimensioni”, dolcemente rock, che racconta delle incomprensioni e delle difficoltà di un rapporto amoroso, producendo distanza emotiva. Quella distanza che è difficile da scorgere, finché non diventa mancanza, fino a sentirsi lontani da immaginarsi divisi da distanze cosmiche, o appunto, diverse dimensioni.

Una fantasiosa trasportazione in musica di temi attuali e di problematiche della società moderna

“Incubi Senza Horror” dei pescaresi Una Giornata Infausta è un’allegorica e fantasiosa trasportazione in musica di temi attuali e delle disparate problematiche della società moderna. Un insieme di sessioni di prove improvvisate, che poi vengono lavorate a dovere, che prendono forma e diventano canzoni, tra metafore e divagazioni sui temi. Queste improvvisazioni trasformate, unite a testi non convenzionali, creano delle composizioni alternative, che possono piacere, come no, però non difettano certo di personalità e coraggio.

La personalità sta nella sperimentazione di sonorità e testi fuori dal comune e il coraggio nell’accettare il rischio, probabilmente, di non poter piacere alla massa. Fatto sta che comunque il quintetto abruzzese, autofinanziandosi, ha messo sul mercato un prodotto che segue la loro idea di musica, certamente particolare, ma personale. E questo basta per venire apprezzato. Una recensione che non si ferma al primo complicato ascolto, oltrepassando la barriera della diversità, per apprezzarne il senso.