Potrebbe sembrare che la parola “Trasparenti” faccia sembrare le tracce di un album superflue, prive di significato, inutili. Mai cosa fu più sbagliata come in questo caso. Il nuovo album di Valentina Polinori non è affatto trasparente, almeno sotto quel punto di vista.
La cantautrice e professoressa romana, ha dato vita ha uno stile tutto suo che si riassume perfettamente nelle 10 tracce di “Trasparenti”. Difficile da collocare all’interno di una categoria, si sentono influenze di tanti genere, che vengono assemblate con una grande dose di originalità.
Se dovessi provare a fare dei paragoni, potrei collocare Valentina Polinori in un limbo tra La rappresentante di Lista e Billie Eilish, accompagnata in questo limbo un po’ dark e un po’ emotivo dai Radiohead. La tracklist dell’album si snocciola da sola abbastanza bene, senza annoiare e scorrendo fluida.
“Trasparenti” è un bicchiere d’acqua fresca in una giornata primaverile e la voce di Valentina Polinori una fresca ventata in un’arida giornata estiva
Per quanto riguarda la sezione tecnica, poco da dire. Le basi usate per i brani sono minimali, il giusto compromesso tra silenzi ed effetti, mai utilizzati in maniera eccessiva. Accompagnano perfettamente la voce delicata di Valentina Polinori che a tratti potrebbe ricordare i primi lavori in italiano di Elisa. Il tutto unito a atmosfere più o meno dark che regalano il giusto pizzico di inquietudine che mantiene alta l’attenzione rispetto al classico branetto pop.
Un ascolto assolutamente consigliato quello di “Trasparenti”. Un modo per rinfrescarsi la mente dai ritmi indie e rap che in questo periodo ci stanno martellando. È un bicchiere d’acqua fresca in una giornata primaverile e la voce di Valentina Polinori una fresca ventata in un’arida giornata estiva.