“Dopo cinquant’anni da Anima Mia e 53 dalla nascita dei Cugini di Campagna, volevamo presentarci a Sanremo. Essendo noi stessi, non con una veste nuova, ma rinnovata. I Cugini sono i Cugini, con le zeppe, la voce e con tutti i capelli, che grazie a Dio non ci sono cascati. Non cambieremo mai: hanno provato in tanti negli anni a convincerci a farlo ma noi abbiamo saputo cavalcare il tempo rimanendo fedeli a noi stessi e alla nostra ‘anima’”.
Così i Cugini di Campagna si preparano a salire sul palco dell’Ariston, in gara al festival di Sanremo con Lettera 22, brano scritto per loro da La Rappresentante di Lista, produzione esecutiva Pasquale Mammaro, produzione artistica Fabio Gargiulo.
I Cugini di Campagna, con l’energia che li contraddistingue e che non hanno perso, hanno aspettato cinquant’anni ma questo non poteva non essere il loro anno con il numero 7 a guidare il loro cammino verso Sanremo. Silvano ed Ivano Michetti, gemelli diversi come amano definirsi, nascono nel ’47, esordiscono negli anni ’70 e il grande successo arriva con Anima Mia nel ’73; il 73/o Festival comincia il 7 e termina l’11 febbraio, quando compiranno 76 anni.
Il brano dei Cugini di Campagna a Sanremo
Lettera 22 è scritto per loro da La Rappresentante di Lista a dimostrazione di come la musica possa dialogare con il passato con uno sguardo al futuro: “Lettera 22, perché ci piace l’idea che sia una lettera a dare risalto alle parole di questo brano, che sono importanti. La Lettera 22 non c’è nell’alfabeto italiano: un po’ come le parole giuste che, spesso non si trovano per esprimere qualcosa di importante. Il brano parla proprio di questo: trovare il modo giusto per raccontarsi con sincerità, per chiedere scusa, per superare un dolore. È anche, però, il nome di una Olivetti degli anni Cinquanta. A chi si domanda come mai portiamo un pezzo della Rappresentante di Lista, rispondo – dice Ivano -: ho 75 anni e da ragazzino quando mi facevano ascoltare una canzone di uno della mia età, non mi piaceva. A Sanremo voglio andare dialogando con i giovani”.
“Andiamo a Sanremo per divertirci, portare una ventata di allegria con la speranza che rimanga qualche nota della nostra canzone”.