Il 20 febbraio del 1967 vedeva la luce un bambino chiamato Kurt Cobain. Quel bambino 20 anni dopo avrebbe gettato le basi del grunge e del punk rock moderni. Fondatore della storica band Nirvana, il cantante ha sempre sofferto la sua stessa esistenza. Credendo di non essere adatto al mondo, di essere in qualche modo sbagliato per questo pianeta. Il nome della sua stessa band sarebbe dovuto servire ad esorcizzare il suo malessere. Nirvana, preso in prestito dalla religione buddista, è infatti lo stato di benessere dovuto ad ogni sensazione. Compreso il dolore.
Nirvana: “Rape me” live at the Paramount 1991
Kurt Cobain, insieme ai compagni Dave Grohl e Krist Novoselic, diedero il via a quella che può essere considerata una vera e propria rivoluzione. Ad oggi, riviste come Rolling Stone e il Times, considerano “Nevermind” – secondo di tre album della band – uno dei migliori album mai scritti. Quell’album esprimeva in ogni canzone tutto il malessere di Kurt Cobain. Un ragazzo delicato e compassionevole, che ha sempre cercato di aiutare e comprendere i più deboli, ma che ha sofferto troppo questa sua empatia.
Nirvana: “Lithium” live at the Paramount 1991
Il fondatore dei Nirvana si suicidò il 5 Aprile del 1994 lasciando un vuoto enorme in tutti i suoi fan, i suoi amici e la sua famiglia. Kurt Cobain aveva sempre manifestato questa inclinazione, ma nessuno quella mattina si sarebbe aspettato nulla di simile forse. Ad oggi, Dave Grohl ancora porta avanti un’enorme eredità ma anche un enorme onere. Con i suoi Foo Fighters è portavoce della musica grunge in tutto il mondo. Quella musica che vede i suoi natali proprio a Seattle.
Nirvana: “Dumb” live on Tunnel – Roma 1994
https://youtu.be/nHHqKh3bZSo
Ovviamente se da un lato Kurt Cobain era un essere gentile e compassionevole, dall’altro era il primo dei ribelli. Sempre pronto a difendere i propri ideali e sempre in prima linea. Una delle dimostrazioni più eclatanti del suo essere, fu la famosa esibizione agli Mtv Video Music Awards del 1992. Quando i dirigenti ascoltarono “Rape me” per la prima volta rimasero scioccati, credendo che la canzone si riferisse a loro. Minacciarono di escludere i Nirvana dallo show e non passare più la loro musica. La band decise quindi di suonare “Lithium”. Saliti sul palco, ovviamente Kurt Cobain pensò bene di accennare le prime note di “Rape me” prima di dare il via all’esibizione, mandando in estasi il pubblico.
