Chi è ormai lo sappiamo tutti. Sappiamo da dove arriva, quale è stato il suo percorso e come negli ultimi anni abbia fatto strada fino a diventare uno degli artisti più di tendenza del momento. Ma che rapporto ha con Sanremo Achille Lauro?
Nel 2019 si presenta per la prima volta in gara. Scelto nell’ultima edizione del festival condotta da Claudio Baglioni, fa subito parlare di se, non in positivo. Infatti in un festival che non aveva particolare simpatia per le nuove sfere musicali e per i mood eccentrici, Achille Lauro si presenta con “Rolls Roice”. Il brano sembra fuori luogo, si parla di grandi attori e di macchine lussuose, ma tutti colgono i chiari riferimenti. Il pezzo è un flop al festival, e addirittura Striscia La Notizia si presenta per rubare qualche parola al cantante, che non si sbilancia.
Nonostante tutto, Achille Lauro si piazza al nono posto nella classifica finale, lasciando un po’ l’amaro in bocca a tutti i puristi del festival (vi sta bene). Insomma, la prima apparizione di Achille Lauro nella città dei Fiori non passa inosservata, ed è solo l’inizio di una lunga storia che ad oggi ancora non si è fermata.
Nel 2020 Lauro ci riprova. Primo anno per Amadeus e secondo anno per lui. Stavolta il brano è “Me ne frego” e lui se ne frega davvero, sotto tanti punti di vista. Achille Lauro porta sul palco tutto il suo modo di fare arte, travestendosi ad ogni esibizione, richiamando grandi artisti nazionali e non. Ci viene in mente Renato Zero, ci viene in mente David Bowie… Ma la sua tutina color carne rimarrà per sempre impressa nei nostri occhi. Anche sta volta un nulla di fatto, ma inizia ad essere chiaro che forse l’obbiettivo non è quello di vincere il premio, ma solo di dare una lezione di “stile” al pubblico della Rai. E forse sta funzionando. Perché se è vero che Achille Lauro non vince ma finisce all’ottavo posto, ormai è una star e tutti aspettano il momento che salga sul palco.
Intanto fuori dal festival fa faville e diventa il direttore di Elektra Records. Il bacio dato sul palco al collega, produttore e amico Boss Doms diventa virale e lui si trasforma in un’opera d’arte. Si susseguono i singoli e pian piano arriva il 2021. Dopo un anno difficile, in cui l pandemia ha devastato il settore musicale e non solo, Achille Lauro torna sul palco dell’Ariston, ma non come artista in gara, ma come Guest Star.
Le esibizioni sono sempre uno spettacolo e arrivano ogni sera puntuali. Presenta nuovi brani e porta un nuovo tipo di arte sul palco, riuscendo a coinvolgere anche Fiorello, spalla destra di Amadeus al Festival. Quest’anno le cose sono fatte ancora più in grande, e ogni canzone è uno spettacolo visivo che sa raccontarsi anche oltre la musica. Non ce n’è per nessuno, ma forse l’amaro in bocca un po’ rimane per non aver vinto il festival, e probabilmente per non aver avuto modo di portare quest’arte sul palco dell’Eurovision Song Contest.
Passa qualche mese, Lauro segna altri record, come con la Hit estiva “Mille” in feat con Fedez e Orietta Berti, concorrenti nell’edizione 2021. Se l’anno prima aveva fatto scalpore il bacio con Boss Doms, ora Achille è il nuovo re del Punk in Italia, e lo dimostra in molti modi. Uno dei tanti, la mostra di quadri che espone al museo di Milano e he fa subito il sold out. Arriva il 2022. Nuovo Festival. Achille Lauro è di nuovo in gara. Che sia la volta buona?