Ian Gillan, storia voce dei Deep Purple, ha rilasciato alcune dichiarazioni al magazine Mojo, ammettendo di esser stato talmente povero da dover “integrare la propria dieta con dei biscotti per cani presi dal negozio di animale locale”. Tutti abbiamo sognato, o sogniamo ancora, di diventare delle rock star, no? Ecco, Sappiate che questo è uno degli step da superare. Nel ricordarlo, il cantante ha detto che «le avversità fanno parte del divertimento».
Non è difficile ascoltare storie di questo genere – anche se sicuramente quella dei biscotti per cani mancava all’appello – specialmente da chi vuole intraprendere un percorso all’interno di una rock band. Mezzi sgangherati per viaggiare da una parte all’altra, dove alle volte bisogna anche passare la notte, niente roadie o aiuti se non le proprie zampe per montare e smontare il palco ogni volta e così via. La vita della rock star ha un fascino tutto suo. Dell’orrido, forse, ma un qualcosa che non si baratterebbe per niente al mondo. Forse per un paio di mutande pulite, quello sì. Dato che alle volte, anche quelle erano un lusso per pochi.
I Deep Purple “Mark II” di Ian Gillian e Roger Glover
“Mark II”, così venne chiamata la formazione dei Deep Purple quando Ian Gillan e Roger Glover (bassi) sostituirono Rob Evans e Nick Simper. La coppia, che suonava insieme negli Episode Six, affiancata da Ritchie Blackmore, Jon Lord e Ian Paice, era pronta per il gran debutto a Londra, il 10 luglio del 1969. Inutile ricordare lo strepitoso successo arrivato negli anni a venire per la band inglese. Il tutto sicuramente grazie alla dieta a base di biscotti per cani, non abbiamo dubbi.
Ian Gillan ha affermato che ai tempi era sì, elettrizzato, ma anche tremendamente spaventato. Tutti i loro sforzi, hanno portato a ciò che sono adesso: delle leggende viventi, né più né meno. Una strada che è stata sicuramente difficile, tortuosa, dove sicuramente c’è stato del malcontento. Il cantante ha dichiarato di aver palesemente affermato: «Preferirei tagliarmi la gola piuttosto che suonare ancora in quella band». Che dire, meno male che non l’ha fatto.
Nonostante litigi e incomprensioni, i Deep Purple sono comunque rimasti insieme, più o meno. Sempre Ian Gillan ha rincarato la dose, affermando che: «In un milione di anni non potrei immaginare qualcuno di noi socialmente vicino se non fossimo nei Deep Purple. Ciò che ci lega è la musica e l’umorismo… Sto minimizzando, ma lo adoro assolutamente». E detto da quello che avrebbe preferito tagliarsi la gola, c’è da dire che ha tutto un suo sapore agro dolce e dannatamente rock’n’roll, non c’è che dire.