Ci troviamo davanti a un artista, Alberto Nemo, molto particolare. Giocando su luci e ombre, su parole e sfumature sonore, questo “Io Dio No” prende forma a metà tra la poesia e la recitazione. Atmosfere sonore cupe, rarefatte, vanno a sostenere questa vocalità ora classica o recitata tra momenti lirici e momenti concepiti a mo’ di lettura.
“Io Dio No” è un disco che attinge a piene mani da un certo filone di musica classica che, seppure dalle sfumature più moderne e “sintetiche” resta quasi dominante. Stesso discorso vale per i testi sempre riflessivi e profondi che vanno a enfatizzare il concetto stesso di narrazione sul quale si muove Alberto Nemo.
Alberto Nemo, tra classicismo e recitazione
La cosa interessante di questo disco è questo suo essere completamente fuori dai canoni stilistici a cui siamo abituati; Alberto Nemo predilige la narrazione e le atmosfere. Predilige i tappeti sonori delicati e i contenuti. Alberto Nemo va a scegliere una forma che potremmo definire “antica” per portare alla luce un disco di sostanza, dove il lirismo ha la meglio e fa da colonna portante di tutto questo lavoro.
Diciamo che siamo davanti a un disco da intenditori, come dimostra anche la realizzazione fisica del disco. “Io Dio No” verrà stampato esclusivamente in vinile ed in copia unica solo ordinazione. La copertina di ogni singola copia verrà dipinta a mano da Mauro Mazziero.
“Io Dio No”, un disco da intenditori
Questo è un dettaglio che fa la differenza e che sottolinea quanto questo disco sia un discorso a parte su tutto, dalla produzione musicale ai canoni stilistici e via dicendo. Alberto Nemo è un artista raffinato che sa scegliere alla perfezione parole e suoni, dosandoli come è giusto che sia e senza strafare in artifici o strizzate d’occhio. “Io Dio No” è un disco dove la cosa che conta realmente è questo delicato equilibrio di sfumature sonore e narrazione.
Alberto Nemo è uno di quegli artisti che predilige la finezza e l’espressività all’essere commerciale o di largo consumo.Alberto Nemo è uno di quegli artisti che preferisce essere piuttosto che apparire; e continuare su un percorso sonoro coerente e completamente alieno da ciò che siamo abituati a sentire.
Questo è un disco adatto a persone con un palato fine. È un disco adatto a quel tipo di ascoltatore attento e concentrato, quello che cerca il dettaglio e la qualità sonora anzitutto. “Io Dio No” non è purtroppo adatto a tutti. Ma questo suo essere così “selettivo” diventa un valore aggiunto, portando il disco solamente nelle mani di chi saprà apprezzarlo realmente senza compromessi.