Il trio degli Anticorpi. Gli avatar sono stati realizzati da Virginia Jukuki Capoluongo.
Il trio degli Anticorpi. Gli avatar sono stati realizzati da Virginia Jukuki Capoluongo.

ANTICORPI: “Vogliamo far vivere il corpo senza offenderne l’intelligenza”

Gli Anticorpi sono su Music.it! Grazie per essere qui ragazzi. Abbiamo una tradizione ferrea, perciò, prima di continuare, dovete raccontarmi un aneddoto imbarazzante, o particolare, accaduto nella vostra carriera musicale.

Rispondiamo con piacere in quanto la nostra carriera musicale si articola solo su aneddoti imbarazzanti e il disagio è la nostra ideologia dominante. Eravamo nel Kabuchi-cho, il quartiere a luci rosse di Tokyo dove lavoravo come dj, e dovevamo scegliere quale singolo dell’album lanciare per primo. Entriamo in un grazioso karaoke bar a tema “Alice in Wonderland” e facciamo mettere la basi di un po’ dei nostri brani per cantarci sopra dichiarando che erano celebri arie neomelodiche italiane. Volevamo tastare quali nostre canzoni avrebbero riscosso più successo tra quel sudatissimo pubblico specializzato. Quando terminò “Lavastovigli”e, una Cappellaia Matta un po’ professionista dell’amore, con lo sguardo da cannibale bielorusso, ci venne incontro entusiasta urlando a ripetizione una parola che suonava tipo “Kakare! Kakare! Kakare!!!” Scegliemmo, quindi, proprio quel brano perché ci pareva provocasse l’effetto desiderato.

Non so da dove iniziare per chiedervi cosa vi sia frullato in testa quando avete creato Anticorpi. Perciò, lascerò fare a voi. Da cosa è nato il tutto?

Abbiamo lavorato a lungo in laboratorio prima di uscire allo scoperto con questo progetto. Volevamo sintetizzare farmaci musicali che fossero cure ai mali del quotidiano e del globale, degli anticorpi alla banalità e alla stupidità che infettano il pensiero. I due principi attivi sono: 1- l’energia e ballabilità della musica elettronica intelligente (ovvero non quella che ascolti in sottofondo mentre fai la spesa o pompi i glutei in palestra) e 2) i testi su cui lavoriamo moltissimo (uno di noi Anticorpi ha pubblicato sei romanzi, insegna letteratura e ha fatto lo sceneggiatore per cinema e televisione) e in cui coagulano immaginari dal cyber al retrò, dal pop al punk, dal nerd all’eros. In poche parole, Anticorpi è un’esperienza che può risultare peccaminosa. Prima di assumerlo, parlane con il tuo sacerdote di fiducia.

Sono molto curioso di conoscere gli artisti che vi hanno preso per mano durante la vostra crescita. Quale sono i vostri idoli?

La formazione culturale di Anticorpi è stata il punk-rock come attitudine e, musicalmente, le evoluzioni europee della musica elettronica intelligente. Kraftwerk, Depeche Mode, il synthpop, l’Ebm e l’industrial dei Rammstein, la new wave di Bauhaus e Joy Division e il punk dei Dead Kennedys. La musica italiana l’abbiamo bevuta, mangiata, digerita, non a caso nei nostri pezzi esiste comunque e sempre anche il concetto di “canzone” ma non facciamo musica del passato, non abbiamo nessuna nostalgia. Noi facciamo musica elettronica Electropunk dritta e innestata nel clubbing e nelle visioni di oggi e di dopodomani. Ci radichiamo comunque in esperienze musicali di padri e maestri che non liquidiamo con frettoloso/presuntuoso nuovismo: somministriamo le nostre terapie custodendo il loro spirito nei nostri blister.

Parliamo di “Lavastoviglie”, il vostro singolo. Che dire, è pieno d’energia e porta al ballo convulso. È questa la missione degli Anticorpi?

Anche. Non crediamo che esista solo bianco e nero. Noi non crediamo che la musica elettronica se vuol far ballare, abbandonare nervi e muscoli al piacere dei Bpm, debba essere solo stupidina & frivoletta. Vogliamo far vivere il corpo senza offenderne l’intelligenza. E non crediamo che se una band vuole avere testi vigorosi, ben lavorati e con contenuti robusti, debba essere relegata ad un ascolto pensoso, post-intellettualoide da testa appoggiata al finestrino del treno sorseggiando succo di pera. Noi vogliamo far muovere il culo accendendo il cervello.

Come avete scelto e come nascono gli avatar che vi rappresentano?

Anticorpi è anche una piccola factory di artisti, grafici, autori televisivi e videomaker di varie parti d’Italia con cui abbiamo composto un manifesto e che lavorano con noi ad ogni aspetto del progetto. I nostri tre avatar sono stati creati dall’artista Virginia Jukuki Capoluongo.

Sembra che l’umanità abbia bisogno di fare pace con gli elettrodomestici. Ma che mi dite dei social?

Noi siamo a favore dei social, da sempre. Nelle antiche birrerie di Monaco, ad esempio, era sempre presente un vomitatorio pubblico. In realtà noi amiamo la tecnologia, il progresso, il futuro, l’innovazione. Siamo consci che tutto questo può portare a uno snaturamento del concetto di essere umano e della stessa realtà e noi lo affrontiamo nei nostri brani. Ogni strumento, soprattutto tecnologico è quello che ne fai, dipende da come lo usi. Quando inventarono il motore a scoppio per molti era opera del Demonio. Noi vogliamo si coltivi il futuro senza che debba realizzarsi l’anestesia del corpo fisico, del rapporto con la natura, con i sapori, con la bellezza dell’imperfezione.

Ma una domanda che devo farvi è: quale elettrodomestico preferite? Io voto l’arnese che trasforma l’acqua naturale in frizzante. Per me è vitale!

Hai ragione! Di noi tre, ognuno ha il suo. Il mio elettrodomestico preferito è un dildo alimentato a molecole di Cesio 126 che permette di dilatare le giornate da 24 a 36 ore. Il preferito di Arnaldo è un forno a microonde che trasforma armi e oggetti d’odio in calde fragranti ciambelline all’amarena, da cui lo slogan “non tutto il male vien per cuocere”. Elettra è più sul classico: un telecomando per farci stare entrambi zitti quando diciamo troppe stronzate.

L’album “Vota Estinzione” arriverà presto. Cosa dobbiamo aspettarci? Svelateci qualcosa su!

Certo! Abbiamo lavorato molto a questo nostro album d’esordio di nove brani che ci lancerà in un tour che toccherà anche Berlino e Washington. Nella composizione chimica del disco ci sarà anche una cover, ovviamente a tema medical, ed è del brano Curami dei CCCP che sarà fuori già venerdì 17 gennaio.

E chi è il Paziente Zero a cui è indirizzato album?

In genere, questo album è consigliato a chi soffre di:
Infezioni da stupidità globale
Sindromi maniaco-depressive da musica di merda
Quotidiano desiderio di estinzione della razza umana.
Una cosa da tenere in seria considerazione è che la musica di questo disco può indurre a fermare di botto il veicolo e mettersi a ballare saltando fortissimo sul tettuccio.
Anche se sta guidando un altro.
E siete su un aereo.

Una riflessione sul panorama musicale attuale? Pensiate ci sia bisogno di una terapia d’urto anche in questo campo?

Sì, nel nostro Paese c’è bisogno di un radicale e felice elettroshock culturale che apra le possibilità di ascolto e creazione musicale. Non c’è coraggio, ognuno parla del proprio ombelico, con la solita chitarrina da pasquetta con l’Azione cattolica o con quell’autotune che sembra che ti declina i rutti. Non si ha il coraggio di innovare anche solo aprendosi a tutta quella musica, quei generi quelle idee che vivono in Europa. Ampliare, diversificare dando ossigeno anche ai generi non mainstream, non possiamo morire tra trap e reggaeton (e di gran lunga voteremmo trap). Capiamo comunque le esigenze del mercato, infatti, recenti test medici hanno decretato che la nostra musica purtroppo non può essere ascoltata da tutti. Se nella tua vita hai avuto episodi sporadici di intelligenza ma la cosa ti ha provocato pustole alla coscienza e quindi hai smesso, non assumere brani di Anticorpi. Fatti i cazzi tuoi.

Bene, siamo ai saluti. Direi che per finire devo prescrivere gli Anticorpi a tutti i lettori. Non serve la ricetta. Ragazzi, vi ringrazio! Le ultime righe sono per voi, chiudete l’intervista come preferite. Fate del vostro peggio. A presto!

Se durante l’ascolto dei nostri brani doveste avvertire senso di liberazione, voglia di ballare in stanza da soli oppure voglia di abbracciare quella persona sconosciuta in strada, oppure percuoterla canticchiando “Lavastoviglie” oppure scoparci selvaggiamente oppure tutte e tre queste cose contemporaneamente, non preoccupatevi. Lo deve fare. Ci vediamo nei live o su www.anticorpi.berlin!

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