Cherries on a Swing Set, vi do il benvenuto sulle nostre pagine. Come consuetudine vi chiedo di aprire questa intervista raccontandoci un aneddoto che magari ancora in pochi sanno. Regaliamo un piccolo segreto ai nostri lettori.
Ciao a tutti e grazie per questa intervista che ci concedete. Difficile raccontare un aneddoto specifico. Passiamo davvero molto tempo insieme, e di cose, soprattutto buffe, ne accadono a più non posso. Forse però non tutti sanno che i veri uomini del gruppo sono le nostre signore. Infatti se c’è da cambiare una gomma in tournée o smontare un’amplificazione ci pensano sempre loro!
Un coro di cinque persone, che si esibiscono senza l’aiuto di alcun tipo di strumento ma solo usando le proprie voci. Come nasce l’idea di questo gruppo e quale è stata la vostra formazione professionale?
L’idea è nata dal desiderio di alcuni di noi di creare nella nostra città una realtà musicale diversa, di qualità, ma che potesse interessare anche i più giovani. Abbiamo pensato al genere a cappella perché qualcuno già cantava in diverse formazioni corali ed era appassionato di questo genere di musica. Ognuno di noi infatti già seguiva un suo percorso di formazione musicale. C’è chi viene dal conservatorio, chi dal mondo del musical. Il canto moderno a cappella ci ha uniti ed è qui, circa sette anni fa, che è nato il nostro percorso di ricerca musicale.
Negli ultimi anni c’è stato un gruppo che su tutti ha maggiormente spopolato, i Pentatonix. Non posso fare a meno di notare le somiglianze tra voi e loro, e prendendo spunto da questo vi chiedo: quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente accompagnato e ispirato nel vostro percorso musicale?
Il paragone ci onora e ci rende orgogliosi. I gruppi a cappella che giungono ad una certa notorietà, ci arrivano essenzialmente perché sono davvero bravi. Il nostro genere non tollera compromessi qualitativi, un po’ come la musica classica. Quindi, chi si incammina su questa strada, deve tener conto del vastissimo panorama mondiale dei gruppi a cappella, conoscerli e studiarli un po’ tutti. Direi che tra i nostri preferiti ci sono The Real Group, The Swingle Singers, con i quali abbiamo avuto il piacere di studiare, ma anche gli Italiani Cluster, insieme ai Neri per Caso, ovviamente.
Voglio chiedervi una piccola curiosità. In sala, quando state arrangiando un pezzo o state provando, vige una scala gerarchica tra voi? Qualcuno tiene le redini del gruppo oppure nascono diatribe sul da farsi?
Da un punto di vista strettamente musicale, il lavoro è nelle mani di Stefano Benini. È lui l’arrangiatore e il direttore artistico del gruppo, in quanto ne possiede le giuste competenze. Capita, a volte, però, che improvvisando insieme vengano fuori degli spunti per nuovi arrangiamenti o altri approcci stilistici. Per il resto ognuno di noi ha le sue competenze specifiche: chi si occupa di look, chi di arte scenica, chi di social media, chi di public relations, ci siamo suddivisi le maestranze.
Parliamo del vostro primo singolo, “L’equilibrista”. È il primo brano originale per i Cherries on a Swing Set, che parla dell’emozione di trovarsi su un palco, di esibirsi e ovviamente della felicità che questo comporta…
Indubbiamente risentire il nostro brano finito è stata un’emozione di gran lunga superiore rispetto a tutto il resto. È una creatura nostra. L’abbiamo concepita insieme e poi curata con Paolo Novelli, colui che da tempo registra i nostri lavori in studio, seguendo ogni passo di questa gestazione. C’è stata molta cura nel missaggio, nell’editing, nella scelta dei suoni e degli effetti giusti, perché desideravamo far arrivare al pubblico le nostre emozioni più vere. Ed è possibile – anche attraverso una registrazione – se nasce il giusto feeling tra te ed il fonico. E allo studio Panidea di Alessandria questa alchimia si è verificata. “L’Equilibrista” ne è, finora, il risultato più bello.
Cosa prevedete di fare in futuro? State lavorando ad altri brani originali, magari con l’intenzione di pubblicare un vostro album o riprenderete a fare cover?
Il nostro primo album è quasi pronto. Stiamo lavorando agli ultimi ritocchi. Sarà in uscita in ottobre e conterrà, oltre a “L’Equilibrista”, un altro inedito che farà da apripista all’album. Il brano si intitola “The Hunting (La Caccia)” ed avrà un videoclip molto particolare, che uscirà in contemporanea al disco: sarà una favola fantasy alla quale abbiamo iniziato già a lavorare. Dell’album, che si intitolerà “Across the Sky” insieme ai due brani originali faranno parte anche otto cover di famosissimi brani. Il più particolare di tutti sarà un pezzo del ‘700 napoletano che abbiamo riarrangiato in una maniera assolutamente inedita.
Vi ringrazio per averci prestato il vostro tempo e vi lascio qualche riga per dire qualcosa in più.
Vi ringraziamo e vi invitiamo a seguirci sui nostri social, per restare aggiornati sulle uscita del nostro disco e i nostri spostamenti live.