CIMINI: "Non faccio politica, ma non ho paura di espormi"
Il cantautore Cimini
Il cantautore Cimini

CIMINI: “Non faccio politica, ma non ho paura di espormi”

Oggi diamo il benvenuto su Music.it a Cimini. Benvenuto, come da nostra tradizione ti chiediamo qualcosa di te che vorresti leggere in una ipotetica biografia!

Vorrei leggere che sono un bravo ragazzo, anche se questa cosa mi sa più di epitaffio.

Sei calabrese, ma vivi a Bologna, casa di molti artisti contemporanei. Quanto è stato importante trovarti in questa città nel momento giusto?

Vivo a Bologna da quando Bologna non era ancora di moda nell’indie italiano, quindi mi sento fortunato. È una città importante per me perché alla fine è stata formativa, sia a livello artistico che personale. Mi ha dato tanto, penso che resterò sempre qui.

Il 17 maggio è uscito per Garrincha Dischi il tuo nuovo singolo “Anime Impazzite”, un brano che ha radici profonde nella ricerca del legame con la natura. È questo tipo di messaggio sociale e politico che gli artisti oggi dovrebbero dare?

È un messaggio necessario, io ho sinceramente paura dei tempi che stiamo vivendo: le scelte politiche sono disarmanti e non tengono conto della vita delle persone o del fatto che i cambiamenti climatici sono evidenti e pericolosi. Io non faccio politica, non mi interessa, ma purtroppo il problema è umanitario e non ho paura di espormi.

“Anime Impazzite” conferma quello che è il tuo stile: una canzone dal ritmo scanzonato, ma che nasconde un testo più profondo. Ci sono stati degli artisti che ti hanno messo in direzione di questo stile?

Io sono appassionato del genere cantautorale proprio perché è l’unico genere che dà la possibilità all’ascoltatore di scoprire l’artista, il suo vissuto e, al contrario, mette noi artisti nella possibilità di creare una narrazione stratificata, in cui nascondere più significati, messaggi in bottiglia o citazioni. Penso che Rino Gaetano sia l’esponente maggiore di tutto questo, o almeno quello che sento più vicino.

Per il videoclip hai fatto qualcosa di inusuale. Ne hai pubblicati due: una versione girata a Venezia, l’altra a Palermo. Hanno un significato particolare queste due città?

Sono due città di cui mi sono innamorato perché sono bellissime e diverse tra loro. Volevo unire l’Italia agli opposti, da nord a sud per far capire che, anche se diversi, alla fine siamo tutti uguali.

È iniziato da poco il tour. Come sta andando e quali sono gli appuntamenti che non dovremmo proprio perderci?

È un tour divertente perché ci sono gli ingredienti che mi fanno stare bene, ovvero i miei amici con cui passo ore sui palchi e in furgone e poi il pubblico che ci regala un affetto incredibile in ogni città che tocchiamo. Mi basta per essere in qualche modo felice. Vi consiglio di venire domani 21 giugno allo Sherwood a Padova, ma anche il 29 giugno a Roma, ma anche il 3 luglio a Firenze.

Hai già in cantiere un altro album?

Si.

Grazie Cimini per essere stato con noi e averci tenuto compagnia. Ci vedremo sicuramente in tour, ma nel frattempo ti lasciamo questo spazio bianco da riempire con quello che vuoi!

<3 [n.d.r.: risposta breve e concisa per mandare amore a tutti]