.Claver Gold e Murubutu presentano “Infernum”, il loro nuovo disco uscito il 31 marzo 2020. Un concept album basato sull’Inferno di Dante riscritto in chiave moderna. Momenti di alto lirismo si mescolano a un sound moderno di matrice rap/hip hop.
Un’idea tanto geniale quanto rischiosa. Cercare di rappare sulle parole del Sommo Poeta è un’arma a doppio taglio e con due lame molto, molto affilate. Claver Gold e Murubutu hanno sicuramente snocciolato a fondo “La Divina Commedia” e sono riusciti a “modernizzare” uno dei testi fondamentali dell’intera umanità.
“Infernum” di Claver Gold e Murubutu è un’operazione molto rischiosa
Come già detto siamo davanti a un’operazione molto rischiosa, ma sicuramente riuscita. Merito, ovviamente, del grande rispetto verso l’opera del Sommo Poeta; e grazie al grande lavoro fatto per la costruzione degli arrangiamenti. In questo lavoro troviamo un sound incredibile; attinge a piene mani dalla tradizione lirica del nostro paese e poi si butta su sonorità moderne e sintetiche. Un mix esplosivo e particolarissimo che lascia letteralmente a bocca aperta.
Possiamo dire tranquillamente che “Infernum” è l’anello di congiunzione tra musica e letteratura. La cosa bella di questo disco è che è una continua sorpresa. Un lavoro pazzesco, un vero e proprio lampo di genio; eleva a un nuovo livello i versi di Dante e, se vogliamo, li rende più “digeribili” per il pubblico più giovane. Ovviamente i puristi della letteratura storceranno il naso, ma “Infernum” potrebbe essere tra le prime esperienze moderne per far avvicinare i giovani alla letteratura. Integralisti a parte, “Infernum” è una bomba. Non si possono che ringraziare Claver Gold e Murubutu per il grande lavoro svolto.
Possiamo dire tranquillamente che “Infernum” di Claver Gold e Murubutu è l’anello di congiunzione tra musica e letteratura
Se Dante avesse immaginato la sua Commedia in una versione così moderna non avrebbe creduto alle proprie orecchie. Fidatevi, gli sarebbe piaciuta senza dubbio. Altro punto a favore di “Infernum” è questa minuziosa attenzione verso ogni singolo dettaglio che si adatta perfettamente all’aura di sacralità dell’opera di Dante. Poi, ovviamente, tanto di cappello anche all’opera di “riscrittura” dei versi del Sommo Poeta.
Claver Gold e Murubutu hanno operato con cura e con rispetto. Niente suona scontato o irrispettoso verso l’opera di Dante ed è questo una delle migliori qualità di “Infernum”. Questo disco è geniale, non si può aggiungere altro. Anche chi non è pratico del genere non può che restare stupefatto e affascinato dalla grandezza del lavoro di Claver Gold e Murubutu. Assolutamente incredibile, un lavoro da ascoltare che, magari, potrebbe realmente far cambiare la percezione dell’opera di Dante nei più giovani.
Claver Gold e Murubutu hanno operato con cura e con rispetto in “Infernum”
Sarebbe una scena pazzesca vedere un professore che spiega l’Inferno in questa maniera. E sarebbe ancora più assurdo vedere una classe rapita da “Infernum”. Speriamo che l’opera di Claver Gold e Murubutu (e Dante) abbia il giusto riscontro in una scena musicale che, spesso, non ha più nulla da dire. Un sollievo, è davvero come uscire a rimirar le stelle. “Infernum” va assolutamente ascoltato. Lasciate stare tutto e concentratevi su questo disco, non ve ne pentirete. «Lasciate ogne speranza, o voi ch’ intrate».