Il rapper Cloude in uno scatto per il nuovo singolo "Ti Avrei Voluta" feat Blue Virus.
Il rapper Cloude in uno scatto per il nuovo singolo "Ti Avrei Voluta" feat Blue Virus.

CLOUDE: “Alla fine di tutto c’è stata la soddisfazione di una libertà raggiunta”

Ciao Cloude, è un piacere averti qui sulle pagine virtuali Music.it. Forse per te lo sarà un po’ meno, perché voglio iniziare chiedendoti di raccontare ai lettori un episodio imbarazzante, meglio ancora se inedito, che ti è accaduto durante la tua carriera musicale. Cominciamo!

Ciao amici di Music.it. La cosa più imbarazzante che mi è capitata è successa a uno dei miei primi live che facevo. Ero al secondo o terzo pezzo, quando mi sono dimenticato per via dell’agitazione e dell’ansia il pezzo che dovevo fare… scena muta.

Chi ti ha accompagnato tenendoti per mano durante la crescita nel campo della musica? Quali sono i tuoi idoli passati e presenti?

Chi è stato al mio fianco dal momento che mi sono messo in discussione, è Gaetano Pellino, poi ce ne sono altri che mi hanno fatto crescere tanto, per ultimo Michele Clivati. Invece nella musica ho iniziato ad ascoltare Fabrizio De André e Lucio Dalla, poi Nirvana, fino ad arrivare a Neffa e Fabri Fibra. Da qui non mi sono mosso, ora ascolto gran parte della scena rap italiana.

“Ti Avrei Voluta” è il tuo ultimo singolo. È un brano che parla di vuoti e assenza di sentimenti. Quanto è autobiografico questo pezzo? E quali sono i sentimenti che hai provato tu, invece, scrivendolo?

È sicuro autobiografico perché parla di qualcosa che ho vissuto, poi ci si può ritrovare in questa storia, però e parte del mio passato. Alla fine di tutto c’è stata la soddisfazione di una libertà raggiunta, poi col passare del tempo è avvenuto l’opposto, ero libero ma con il vuoto intorno, avevo perso amicizie, mi ero allontanato dalla famiglia e avevo preso fiducia in me stesso. Mi sembrava di non venirne più fuori.

Parlami della collaborazione con Blue Virus in “Ti Avrei Voluta”. Come è nata? E come pensi ti abbia arricchito artisticamente?

Il feat è arrivato in maniera atipica. Stavo al computer, ero su Instagram, quando ho fatto amicizia con un ragazzo al quale ho chiesto un parere sulla musica che stavo facendo, gli era piaciuta. Continuando a chiacchierare mi ha chiesto cosa stessi facendo musicalmente e io gli ho risposto che cercavo live e featuring, alché lui mi ha detto che per il feat poteva propormi Blue Virus, perché lavorava nel suo team, ammesso che la mia musica gli fosse piaciuta. Tutto è andato per il verso giusto. La collaborazione mi ha sicuro arricchito, intanto perché lui artisticamente mi piace e lo stimo per ciò che fa, e poi grazie a questo feat ho nuovi ascoltatori a cui interessa la mia musica.

Vediamo, c’è un’artista, big o non, per il quale venderesti l’anima pur di farci un brano insieme? Allo stesso tempo, dimmi anche con chi mai e poi MAI ti sogneresti di cantare neanche mezza strofa.

L’artista per il quale venderei la “moglie”, è Fabri Fibra, invece quello con cui non farei mai niente è Nayt.

Mi piace giocare con la fantasia. C’è un odore che assoceresti alla tua musica? Quale aroma pensi possa descrivere perfettamente i tuoi brani?

Profumo di arachidi tostati.

In passato hai prodotto un buon numero di materiale musicale sotto il nome di Sito, ma nel 2019 hai voltato pagina diventando Cloude. Da dove nasce l’esigenza di questa svolta artistica? Cosa è cambiato in te, e nell’approccio musicale, negli anni?

Ho fatto un bellissimo percorso con Sito, ma c’è stato a fine 2018 un forte cambiamento dovuto ad un periodo difficile che stavo passando che mi ha portato, grazie alla mia volontà, a scrollarmi di dosso le insicurezze e a cercarmi un po’ di più. Ne è venuto fuori qualcosa che ha me piace molto e che mi riesce continuamente a stimolare.

Stai già lavorando ad altro? Magari qualche singolo nel cassetto, nuove collaborazioni in arrivo. Magari un album? Dai, svelami qualcosa!

C’è pronto un altro singolo potentissimo per poi arrivare al disco, mentre alle collaborazioni ci stiamo lavorando!

Voglio sapere, prima di salutarci, cosa non deve assolutamente mancare in un tuo brano per sentirlo davvero tuo!

Mah, è un mix di cose. La verità della vita che vivi, la capacità di intrattenere.

Cloude, è stato un piacere ospitarti. Siamo giunti al termine, ma c’è ancora qualche riga per te. Puoi riempire questo spazio finale come preferisci. Fai del tuo peggio! A presto!

È stato un piacere anche per me. Se siete curiosi di scoprire artisti nuovi e musica nuova che non vi deluderà, iniziate a seguirmi. Nel frattempo andate ad ascoltarvi il mio nuovo singolo per capire meglio tutto. Ciao a tutti.

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